L’universo di Fabri Fibra

di Serena Mancini

Polemico, tatuato, rapper: parliamo di Fabri Fibra. Si è svolto al Capitol Club di Roma il Fabri Fibra Special Showcase, l’evento che ha permesso a circa 500 fans del cantante marchigiano di assistere gratuitamente al suo inedito live show e di interagire direttamente con lui. Ma chi è Fabri Fibra? Cosa piace di lui? La sua musica il suo modo di fare? L’autore di Mr.Simpatia è riuscito a coinvolgere il pubblico ripercorrendo un po’ la storia della sua carriera attraverso alcuni dei suoi brani più significativi e focalizzando l’attenzione sulla mancanza di una cultura rap in Italia. Non a caso proprio al giovane rapper molti attribuiscono il ruolo di iniziatore di questo genere musicale spesso sottovalutato nel nostro Paese (magari perché di importazione), riconoscendogli l’abilità di aver reso il rap fruibile per tutti.
Sul palcoscenico Fibra sa districarsi benissimo dalle domande (anche imbarazzanti) che alcuni suoi fans gli rivolgono confermandosi un vero “mostro della scena” ed aggiunge una nota di colore quando alla giornalista presente in sala dice: “Mi ricordo di te, ti guardavo sempre in tv e ora invece sono io più famoso di te!”. Spavaldo e schietto il cantante marchigiano sembra individuare nella capacità di dialogo con i fans, nonché nell’immagine sincera che lo distingue dai rapper tradizionali il suo punto di forza, riconoscendo poi una profonda adulazione nei confronti di Marracash. Parla di musica intesa come “eccitante più forte del viagra” e di rap in particolare definendolo aggressivo. Non si scompone più di tanto, le sue dichiarazioni sono brevi ma incisive come quando afferma che “ciò che conta nel rap è la batteria seguita dai testi” e con queste poche parole è in grado di catturare applausi dal suo pubblico. Si tratta certamente di un personaggio emblematico: spesso criticato per aver commercializzato il rap riesce anche ad essere molto apprezzato da diverse tipologie di fans che dichiarano di aver scoperto il genere proprio iniziando ad ascoltare i suoi brani per poi magari andare ad approfondirlo con altri artisti. La forza di Fibra consiste proprio nell’essere riuscito a ritagliarsi una duplice immagine: da una parte quella di personaggio sempre contestato in una logica del “non importa di come se ne parli, basta che se ne parli” e dall’altra quella di cantante “scomodo” e “polemico” che tanto lo rende attraente agli occhi del pubblico. Per riuscire a capire meglio quali dinamiche spingano così tanti ragazzi a seguire il rapper marchigiano abbiamo intervistato alcuni dei presenti in sala che sembravano essere particolarmente affascinati da lui. Tra tutti, le dichiarazioni più significative sono state quelle fatte da Sara, una ragazza di circa 25 anni, la quale ha risposto di seguire il cantante da circa cinque anni. “Perché seguo Fibra? Perché è bello, umile e sfacciato! Adoro i suoi testi e adoro lui per come riesce a trasmettere emozioni e a individuare i temi più sentiti da noi giovani. Fibra sa cogliere perfettamente cosa il suo pubblico si aspetta ed è in grado di darglielo gratuitamente”. Alla domanda: “Come pensi possa rappresentarti” Sara risponde che “Fibra è perfetto nei tempi, nelle parole e nel suo modo di rapportarsi con gli altri, è diretto e sincero…rappresenta un po’ un modello per me, perchè anche io ho alcuni modi di fare simili ai suoi. Inoltre mi dà l’impressione di essere una persona alla mano e questo non è da tutti”.

Tutto insomma sembra confermare la nostra tesi inizialmente solo accennata: Fibra non è solo un cantante, ma un modello, un’espressione di come i ragazzi vorrebbero che tutti i personaggi del mondo dello spettacolo agissero. I suoi testi possono essere ripetitivi (vedi applausi per Fibra), possono essere volgari (vedi vaffanculo scemo), ma tutto in fondo gli viene perdonato. Amato o odiato Fibra resta comunque un grande comunicatore.