Famigerati Esami di Maturità

di Marianna D’Ambruoso

“NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI …” quanti di noi hanno canticchiato questa famosa canzone di Antonello Venditti durante i famigerati giorni del temutissimo Esame di Maturità. Un po’ tutti lo abbiamo fatto,  con timore,  con un’ansia pazzesca ed il cuore a mille. La notte più importante ed emozionante per ogni maturando, una notte che rimarrà indelebile nei ricordi di tutti coloro che hanno attraversato e raggiunto un traguardo fondamentale della propria vita. E’ paradossale, quando poi si diventa adulti, immedesimarsi in quei giorni colmi di trepidazione,  dove connubi di emozioni si accavallavano in un’attesa spasmodica e dove il proprio futuro diventava  il centro di tutto per le scelte che si sarebbero fatte e per le strade diverse che ognuno avrebbe intrapreso. Ma che cosa rappresenta realmente per i ragazzi?  Quali sono le aspettative e le sfide che dovranno affrontare nella società? Domande lecite che rispecchiano una realtà totalmente diversa. I giovani, le “nuove leve”,  sono molto più concreti e decisi. Hanno le idee chiare e fondamentalmente affrontano il futuro con positività e determinazione. Non hanno timore di sostenere le difficoltà e prendono decisioni che li possano condurre a mete ben precise. Si parla tanto di “ giovani e futuro” ma loro stessi sono coscienti che nell’odierna società un’ottima istruzione fa la differenza, che il dover fare esperienze anche all’estero,  per poter entrare nel mondo del lavoro,  è diventata una realtà concreta. Le opportunità nel nostro Paese sono pressoché limitate, causa la crisi e lo sviluppo che tende a diminuire in determinati settori, ma il voler realizzarsi, il voler progettare e programmare il proprio “futuro” significa voler incominciare a debellare un sistema statico. Insomma, con gli esami di maturità per ogni ragazzo termina un ciclo che lo ha condotto a dover prendere autonomamente decisioni, a  sperimentare  situazioni nuove,  a voler iniziare a costruire qualcosa di concreto e duraturo. Tutto questo insieme ad una buona dose di malinconia, per gli amici che non rivedrai più tutti i giorni, per la paura dei compiti in classe e delle interrogazione, per i professori tanto temuti per gli scherzi fatti a scuola e perché no anche per le prime esperienze amorose. Ed è proprio questo il bello! Tutto rimarrà indelebile nella memoria. E termino con uno stralcio della canzone di Venditti
“Notte prima degli esami, notte di polizia,
certo qualcuno te lo sei portato via,
notte di mamme e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere …..”

Una notte speciale che appartiene a tutti noi …