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A spiegarci l’assenza di ieri in Consiglio del sindaco Ippazio Stefàno non è Chi l’ha visto ma Fabio Venere sulla Gazzetta del Mezzogiorno. “Sarebbe una follia dimettersi. Per Taranto, il commissariamento sarebbe una pietra tombale” – leggiamo nell’articolo, nel quale il sindaco si mostra quasi commosso delle dimostrazioni di vicinanza di cittadini, illustri e non, sottolineando fra questi quelli appartenenti al mondo della scuola. L’assessorato a tempo determinato non ha prodotto alcun effetto negativo, evidentemente…

Sempre nel nome del bene della città, il sindaco qualche giorno fa aveva annunciato le proprie dimissioni nel caso fosse stato indagato: ricordiamo ancora la sua battuta “non sarei nelle condizioni di amministrare la città con serenità”.

Il Sindaco si dice oggi tristemente colpito da coloro i quali si pongono con atteggiamento sospettoso nei suoi riguardi, specie in un ambito, quello dell’ambiente, in cui lui dice di essersi speso tanto. Ieri alla seduta del consiglio erano presenti alcuni cittadini che con dei cartelli incitavano il Sindaco, non presente, a dimettersi. Annovera fra i suoi impegni mantenuti l’aver fatto pagare allo stabilimento Ilva l’Ici, mai versata: in realtà l’acciaieria ha sborsato più di metà dell’importo dovuto, grazie ad un accordo con il Comune.

Il suffragatissimo sindaco – non dimentichiamolo – ha quindi deciso di restare, cambiando da un giorno all’altro idea su quale passo è il più giusto per la città. La non “serenità” vince sull’ipotesi di commissariamento. Tutti salvi?

Il sindaco ha disertato la seduta di oggi, 29 Aprile, del consiglio comunale.
A seguito della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito della proroga delle indagini del Gip Todisco nell’inchiesta Ambiente svenduto, il Sindaco, a cui sono stati ipotizzati abuso e omissione di atti di ufficio, aveva già parlato di dimissioni. “Sono pronto a lasciare il mio incarico perché non sarei nelle condizioni di amministrare la città con serenità” – aveva dichiarato a Repubblica, aggiungendo che ancora non aveva ricevuto alcuna comunicazione dalla magistratura. Succedeva tre giorni fa, circa.

Ieri abbiamo assistito al tam tam di notizie che avvaloravano l’ipotesi secondo la quale il sindaco Stefano si sarebbe dimesso proprio oggi, giornata della seduta ordinaria del consiglio comunale, notizia che ancora stamane veniva riportata dalla stampa.
Nulla di fatto. Il Sindaco ha disertato. Bonelli, presidente dei Verdi ha chiesto in aula al Presidente del Consiglio di contattare Stefano affinché intervenisse in aula, per chiarire le sue intenzioni e rimediare alla sua assenza definita dal consigliere “uno sgarbo alle istituzioni”.

Interessante sempre su Repubblica l’articolo di Foschini, che pone nelle prime battute l’immagine di un combattuto Stefano, fra l’uomo determinato, che non cambia idea, e il politico per il quale è possibile “cambiare passo”. Chi ha vinto per adesso il dilemma?