Tagged: Ilva

di Fabrizio Baggi

Ci risiamo, la crisi miete vittime come la nuova peste…..e come di consueto a pagarne il caro prezzo sono sempre e soltanto i lavoratori.

Questa volta è toccato ad una cittadina nella Brianza comasca, Merone, dove si trova la Holcim, storica cementiera che dà, o meglio dava, “da vivere” praticamente a tutta la zona circostante. Si tratta infatti di una azienda storica, nata nel 1928 come Cementeria di Merone, in costante crescita fino al 1996, data in cui entra sotto il controllo del gruppo svizzero Holderbank (dal 2001 Holcim).Per questo lunghissimo periodo di tempo, quasi tutta la popolazione di Merone, e paesi limitrofi, ha lavorato nella cementiera. (more…)

Ghostbusters: Codacons acchiappa fantasmi

di Serena Miccoli

Vuoi approfittare di un check-up antitumorale gratis? Ci pensa l’ultima trovata del Codacons che ha suscitato non poche perplessità sulla rete!
Si tratta della creazione di un’opera collettiva; i partecipanti sono invitati a caricare una foto contenente “due elementi” – dice il regolamento: il concetto di morte e l’Ilva di Taranto.
Dal regolamento viene fornito anche un succulento suggerimento per gli aspiranti fantafotografi: “la foto potrebbe rappresentare ad esempio una persona distesa a terra con l’Ilva sullo sfondo“. Uno scatto da Premio Pulitzer!
Ma il bello dell’iniziativa sta nel premio: il sopracitato checkup! (more…)

Fabio torna! ‘Sta casa aspetta a te!

di Andrea Cazzato
Taranto calling! Ebbene sì, la latitanza del delfino Fabio Riva, vice-presidente Ilva, è finita. L’hanno intercettato a Londra, dopo un paio di mesi di ricerche, di finte disponibilità a collaborare.

Era un po’di tempo che non se ne sentiva parlare di più..ben più comodo per i giornali nazionali, dare spazio al re della “tamarragine” Fabrizio Corona, anche lui in fuga da un ordine di arresto. (more…)

di Fabiana Manigrasso

Giovedì scorso è accaduto un gravissimo incidente nello stabile in cui abito : una bombola del gas è esplosa, nell’abitazione di un’anziana, causando poi un incendio e una notevole fuga di gas.
Sono stati momenti di terrore e angoscia, dovuto anche al ritardo dei vigili del fuoco.
Non sapevamo se fuggire per le scale inondate di fumo o rimanere in casa e aspettare che la tragedia si consumasse fino alla fine.

In quei momenti vedi la vita scorrerti davanti agli occhi come un film, il terrore ti immobilizza e non riesce a farti ragionare su come agire, su quale sia la scelta migliore per salvarsi, tentando di trovare il coraggio e la forza negli occhi degli altri coinquilini con il quale fino al giorno prima non avevi mai scambiato una parola. (more…)

di Maurizio Distante

Come redazione, riceviamo e pubblichiamo questo pezzo del giornalista Maurizio Distante, che assieme all’attrice Roberta Natalini, alla videomaker Silvana Padula e al fotografo Daniele Errico, lancia il progetto “Le Rose D’Acciaio” (more…)

di Morris Franchini

Sit tibi terra levis”: ovvero “che la terra ti sia lieve”. L’origine di questa locuzione è da ricercare nell’immagine del peso della terra sul corpo del defunto, che dà a chi ne piange la perdita un senso di angoscia, di oppressione, da cui l’auspicio. Ma la terra è più pesante dello stesso cielo come quando è soffocato da tante nuvole grigie ed appare scura ed insondabile: così è, almeno credo, per chi muore al lavoro e per il lavoro. Novembre è storicamente il mese dedicato ai defunti e, quest’anno, è stato annunciato in maniera scioccante e rumorosa come un colpo di frusta nell’aria silenziosa. Giorno 30 ottobre è una data che difficilmente potrò dimenticare: vi racconterò due storie di due uomini schiacciati dalla terra amara. (more…)

di Luca Solcacielo

La vicenda dell’ILVA di Taranto rappresenta un plastico esempio di come nel nostro Paese le situazioni, specie quelle paradigmatiche, vengano affrontate con un approccio tale da farci apparire agli occhi degli stranieri come coloro che cercano facili (e a volte improbabili o peggio ancora improponibili) scorciatoie per venire fuori dai pasticci. L’ opzione “facile” in questo caso non è contemplata, rimane quindi da stabilire se la soluzione adottata sarà improbabile o improponibile. Ovviamente scartando a priori, come da italica tradizione, quella necessaria.

Il 2012 può essere considerato a tutti gli effetti un nuovo anno zero per la “fabbrica dell’acciaio” della città dei due mari, una sorta di spartiacque tra un passato di 50 anni i cui danni sanitari ed ambientali sono stati definitivamente accertati e un futuro per niente scontato. (more…)