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Bagnoli-Taranto, sulla via del disastro

di Margherita De Quarto

Taranto – Martedì 9 aprile la Corte Costituzionale si pronuncia contro il ricorso della gip Patrizia Todisco: il decreto Salva-Ilva non è incostituzionale.
L’atto non è stato ancora depositato, ma giocando di fantasia potremmo provare ad immaginare le parole pronunciate per l’occasione dagli emeriti giudici della Corte: il Decreto non ostacola il lavoro svolto dalla magistratura fino ad ora. Non esiste rischio per la salute e per l’ambiente. Inoltre si tratta di un’industria di interesse strategico nazionale. Quindi si potrebbe chiudere un occhio sull’A.I.A., o magari apportare qualche “modifichina” qui e lì.
In fin dei conti cosa saranno mai altri 36 mesi di produzione e d’inquinamento a pieno regime, di fronte alla vendita dell’acciaio ed alla salvaguardia di 20mila posti di lavoro? La terra e il sangue dei tarantini sono avvelenati? E chi dimostra che sia diossina e che sia proprio quella dell’Ilva?

Sperando di aver esagerato con la fantasia, mi viene subito in mente che constatare quanta e quale tipo di diossina ci scorra nelle vene non sia impossibile. Lo dimostra il Rapporto Sebiorec. (more…)

di Andrea Cazzato

“C’è grossa crisi” direbbe il Messia, il portatore della parola di Quelo e per parafrasare sempre il mitico personaggio di Guzzanti “Qua la gente non sa più QUANTO stiamo andando su questa Terra”. In effetti il caos regna sovrano, ad essere abbastanza obiettivi.
Nel detonatore del “superiamo la concezione di destra e di sinistra” di memoria a 5Stelle, chi si è fatta davvero esplodere è stata la sinistra, visto che le manifestazioni di Berlusconi (tra figuranti e meno), come le sue esternazioni al limite della fantascienza, riscuotono sempre un buon successo.
In questo mese e mezzo post-elettorale si è cercato di capire, in sporadici casi allontanandosi dallo scaricabarile dell’ “è colpa di X, se non fosse stato per Y, c’era la neve quel giorno, gli alieni, le cavallette” (che ricorda Jack Blues quando incontra l’ex fidanzata e cerca di non farsi uccidere), quali sono le ennesime motivazioni di una sconfitta elettorale inaspettata dai più. (more…)

di Andrea Cazzato

Ultima settimana di campagna elettorale in Italia. Nel mio intimo è partita la ola. In primis perchè mi ero anche un po’scocciato di uscire ad attaccare manifesti alle ore più improbabili e di stare tot ore al freddo (vivendo a due passi da Como posso parlare di freddo), e poi, diciamocela tutta, questa campagna elettorale le ha “sfracanate” (io e il mio rapporto amabile col francese).

Vuota come poche, dove le poche cose che si sono sentite, dai candidati mainstream, sono state le accuse verso gli altri. “E se voti X fai vincere Y”; “Loro sono così”; “E’ tutta colpa di Z se siamo messi così”. Di rado si sente parlare di programmi e di robe serie. (more…)

di Luca Frosini

Il mondo politico attuale è estremamente divertente, a molti se non tutti i livelli. La riprova di questo luna park arriva soprattutto da una sua componente, temuta e ricercata, quale è il contatto con il piazza, il banchetto per la precisione. (momento di suspense).

Il sottoscritto, il quale per esigenze di privacy occulterà il suo nome in Luca Frosin, una certa esperienza in materia l’ha avuta negli ultimi mesi, vissuto poi esploso recentemente con i referendum su lavoro, divenuti la cartina al tornasole per capire cosa agita la pancia dell’elettorato medio (o di una specie) almeno qui dalle mie parti, il nord estremo della penisola, terra un tempo “verde”e al massimo azzurra – sapete a cosa alludo – ora reduce da una bella passata di diserbante da lasciarla di un sano colorito marrone da espletamento fisiologico. (more…)