Sgomberare gli operatori e le operatrici delle Officine Tarantine, dall’area degli ex Baraccamenti Cattolica, era questo l’obiettivo del Comune di Taranto. Ma le cose sono andate diversamente dai progetti: grazie ad un tam tam di chiamate, davanti alle porte dell’ingresso su via di Palma, sono accorsi molti giovani e cittadini di ogni età, non solo appartenenti alle Officine, ma anche a realtà politiche e di movimento della città, che in questo periodo hanno supportato l’occupazione.
Le forze dell’ordine avevano chiuso l’accesso all’area ed avevano iniziato lo sgombero, sino a quando, dall’esterno, si è cercato di forzare il cordone della polizia, tentando di riappropriarsi degli spazi.
Il clima è diventato più teso all’arrivo della celere, ma dall’esterno, la volontà di rioccupare i baraccamenti cattolica è stata più forte, tanto che, ad un certo punto, c’è stato il lascia passare e tutti sono tornati all’interno delle Officine Tarantine, riuscendo così ad evitare lo sgombero, proclamando una assemblea permanente. Intanto all’assemblea di ieri si è ribadita la volontà di continuare con l’occupazione perché il lavoro svolto in questi mesi non sia vanificato da progetti incompleti o vuoti e si è fatto un appello per avere un sostegno da tutti coloro che hanno a cuore le sorti, non solo di uno spazio comune, ma anche di tutta la città.
Nonostante una delegazione si fosse presentata al consiglio comunale convocato per quella stessa mattina, nessun rappresentante del Comune si è recato sul posto, tanto meno si è reso disponibile ad un confronto.
Un paradigma della situazione in cui versa la città: è questo il nostro sentire nell’approcciarci a quanto sta succedendo intorno ad Officine Tarantine, riempite dallo scorso novembre in poi di contenuti, passioni e sogni grazie all’opera incessante di un ampio gruppo di cittadinanza attiva.
Ci sembra appunto un paradigma perché l’amministrazione Comunale risulta essere ancora una volta assente, terribilmente sorda nei confronti delle legittime richieste di chi prova a cambiare il corso degli eventi e a costruire di un futuro diverso per la città.
Siamo, senza alcun indugio, dalla parte di Officine Tarantine e dei tantissimi che, anche questa mattina, hanno espresso solidarietà attiva nei confronti di un bene comune ormai imprescindibile.