Sono passati ormai un anno e tre mesi circa dal 9 luglio 2015, data in cui vi fu la votazione finale del ddl Renzi-Giannini, “La Buona Scuola”. Alcuni dei punti compresi nel disegno di legge si sono dimostrati proficui, ma molti di essi sono risultati ancor più dannosi delle precedenti leggi scolastiche. I risultati negativi verificatisi con l’attuazione del disegno di legge non sono pochi e gli studenti hanno già sperimentato il fallimento di alcuni punti, visti precedentemente come innovativi. Tra questi, l’alternanza scuola-lavoro, che si è dimostrata in alcuni casi una forma di sfruttamento, in altri casi una distrazione inutile rispetto al percorso di studi. Tale situazione ha portato la segreteria nazionale dell’Unione degli Studenti (associazione studentesca riconosciuta fra le 7 del Forum delle Associazioni Studentesche del Miur) a proporre in tutte le città d’Italia una manifestazione di protesta, “Students (R)evolution #StiamoDiritti”, in forma di cortei, sit-in o gruppi studio, nella data unica del 7 ottobre 2016. Proposta giunta anche agli studenti di Taranto, che per promuovere ironicamente l’evento hanno scattato varie foto che li ritraevano di fronte alle scuole di Taranto durante le ore serali, mentre reggevano un cartellone e la bandiera dell’Unione degli Studenti, come per invitare tutte le scuole a “Partecipare all’evoluzione”.
Tanta organizzazione, tanto sacrificio, ma anche tanta rassegnazione da parte degli studenti – un sentimento espresso con la tipica frase “anche se agiamo non cambierà mai nulla: meglio rimanere a casa a dormire”. Giornate di fuoco, quindi, alla vigilia del giorno prefissato per il corteo. Davanti alla chiamata dei comitati studenteschi, gli studenti si sono divisi fra partecipanti ed astenuti, chi argomentando in maniera pacata e chi motivando la propria scelta anche con qualche parola grossa. La mattina del 7 ottobre gli organizzatori, Unione degli Studenti-Taranto e Movimento Studentesco-Taranto, hanno comunicato a tutte le scuole che il corteo, a causa dell’insistente e quasi imprevista pioggia, sarebbe diventato un sit-in in cui discutere delle problematiche che hanno portato gli studenti a scioperare (riforma Buona Scuola, infrastrutture non a norma, insieme alle problematiche particolari di ogni scuola). “Neanche la pioggia ferma i sogni degli studenti”, è stata la parola d’ordine che ha guidato la manifestazione. E la prova è stata la buona riuscita dell’iniziativa: moltissimi studenti, più di quanto gli organizzatori si immaginassero, hanno preso parte al sit-in, fra discussioni, proposte concrete ed anche qualche canto per rallegrarsi di questo senso comune di responsabilità e del desiderio condiviso di migliorare.
Quasi al termine della sit-in nel cielo è tornato il sole, e gli studenti hanno immediatamente abbandonato il luogo coperto in cui si trovavano per incamminarsi lungo le vie del centro, con rispetto nei confronti della strada e dell’ambiente. Al termine del corteo, i manifestanti si sono recati in Piazza della Vittoria per concludere la giornata con la presentazione delle liste che concorreranno alle prossime elezioni studentesche. Queste avranno il nome di “RealtàECultura”, e nascono dall’idea che ha portato le 4 associazioni studentesche tarantine (Uds, Msac, Fds e Movimento Studentesco) ad unirsi in vista del rinnovo dei rappresentanti studenteschi nelle scuole. L’unità fra le associazioni studentesche punta a contrastare alcuni movimenti anti-democratici che cercano di insinuarsi nelle nostre scuole. Le liste di “RealtàECultura” avanzeranno proposte volte a migliorare sempre più la condizione studentesca, per rendere le cinque ore scolastiche un piacevole momento di crescita culturale.