Veniamo a conoscenza, con enorme stupore e sdegno, della denuncia fatta ai ragazzi di “Ammazza che Piazza” per manifestazione non autorizzata. La loro colpa è essenzialmente quella di aver esposto, in concomitanza con lo svolgimento del processo Scazzi, uno striscione con il quale si esprimeva il disagio di un’intera città per un ambiente inquinato e maltrattato. Ricordiamo a tutti che la nostra Costituzione tutela il diritto di parola e d’espressione del pensiero. Ci stupisce, invece, che le Autorità preposte si dimostrino solerti e celeri nel colpire chi cerca spostare l’attenzione da una vicenda di cronaca sulla quale si è discusso fin troppo, per cercare di porre l’attenzione, su uno dei problemi più grandi che riguardano la città di Taranto, ovvero l’inquinamento. I ragazzi di “ammazza che piazza” negli ultimi mesi hanno pulito spazi pubblici abbandonati, senza alcuna autorizzazione e senza che nessuno se ne lamentasse. Risulta strano quindi che siano stati denunciati per manifestazione non autorizzata solo in questa occasione, dove si metteno in dubbio alcune scelte che hanno condotto la nostra città al declino e all’incuria. Crediamo che i giovani (quei pochi rimasti), debbano essere invece valorizzati, tutelati e debbano condividere un’idea nuova di comunità, che non subisca passivamente le scelte di chi ci governa o amministra, ma che con sensibile critica, proponga in maniera solidale e civile (anche con questo genere di esternazioni), nuove forme di sviluppo sostenibili e attente al rispetto della nostra salute. Ai ragazzi di “Ammazza che Piazza” va la nostra piena solidarietà e il nostro sostegno per eventuali azioni di protesta, di una decisa disobbedienza civile, contro chiunque voglia fermare le energie di rinnovamento che emergono dalla nostra città.
Circolo Arci Palacool
Sindacato Studentesco LINK Taranto
Unione degli Studenti Taranto
Radioattivi Taranto
Redazione di Siderlandia.it