di Roberto Polidori
“Di recente è diventato di prammatica per i responsabili dell’intervento pubblico confessare all’occasione la propria inadeguatezza, che in ogni caso è fin troppo evidente. La grande eccezione a questa squallida storia è l’attività della Banca Centrale. Questa attività disciplinatrice emerge da un misurata e ordinata discussione di uomini dall’aria tranquilla ed austera, seduti al loro posto consueto intorno ad un bel tavolo in una sala riccamente adorna di quadri e tendaggi. Questi uomini muovono saggi d’interesse, comprano e vendono titoli e, così facendo, danno all’economia una tiratina qui ed una piccola spinta di redini lì. Poiché il significato delle loro azioni non è inteso dalla maggioranza della gente, si può ragionevolmente presumere che essi siano di saggezza superiore. Le loro azioni saranno criticate in certe occasioni, ma più spesso saranno minuziosamente vagliate nel tentativo di scoprirne il significato recondito. Questa è la mistica della “Banca Centrale “ e dei banchieri. Questa era la mistica nel 1929. C’era tuttavia una stonatura. Il consiglio dei Governatori delle Riserva Federale era in quell’epoca un organo di eccezionale incompetenza.”
John Kenneth Galbraith, Il Grande Crollo (more…)