Lo strano caso dell’Arcivescovo che vien dal mare

di Pinuccio Stea

Il 21 novembre 1987 Monsignor Salvatore De Giorgi prende ufficialmente possesso della diocesi di Taranto.
Si reca prima nella Basilica di San Cataldo dove rende omaggio al Santo Patrono della città e si ferma in preghiera sulle tombe dei suoi predecessori.
Da San Cataldo si reca quindi alla Concattedrale dove viene accolto dal suo predecessore Monsignor Guglielmo Motolese (un particolare questo assolutamente inedito nelle cerimonie di insediamento di un nuovo Arcivescovo) e riceve anche il saluto ufficiale della città, rappresentata dal Sindaco Mario Guadagnolo. Si sviluppa quindi la cerimonia religiosa d’insediamento.
Il 9 giugno 1990 Monsignor Benigno Papa subentra a Monsignor Salvatore De Giorgi.
Si reca prima nella basilica di San Cataldo dove rende omaggio al Santo patrono della città.
In corteo, passando per il Punta Penna, si reca quindi in Concattedrale, dove, insieme a Monsignor Salvatore De Giorgi, lo attendono un picchetto delle Forze Armate, le confraternite, l’Agesci. Sul sagrato riceve il benvenuto del Sindaco di Taranto. Si sviluppa quindi la cerimonia religiosa d’insediamento.
Il 5 gennaio 2012 Monsignor Filippo Santoro subentra a Monsignor Benigno Papa.
Arriva in auto al molo Sant’Eligio, di fronte all’Autorità Portuale, e di lì si imbarca su un motoscafo della Marina Militare che lo conduce al castello Aragonese dove viene accolto e salutato dall’Ammiraglio Toscano; dal Castello si reca quindi in Piazza Castello dove riceve il benvenuto del Sindaco Ippazio Stefàno.
Monsignor Filippo Santoro riprende così l’arrivo dal mare, che fu utilizzato per la prima volta da Monsignor Ferdinando Bernardi nel 1935 e quindi dal suo successore Monsignor Guglielmo Motolese nel 1962.
Da piazza Castello si reca quindi alla Basilica di San Cataldo, dove si sofferma in preghiera ed incontra i fedeli.
Da San Cataldo quindi in corteo, per le vie cittadine, alla Concattedrale dove si svolge la cerimonia religiosa di insediamento, alla presenza del suo predecessore Monsignor Benigno Papa e del Cardinale Salvatore De Giorgi; le Autorità civili e militari assistono, sedute nelle prime file.
Tante le novità nel programma d’insediamento dell’Arcivescovo Filippo Santoro, rispetto ai suoi due predecessori, ambedue presenti nella Concattedrale:
1) riprende, con l’arrivo dal mare, l’esperienza di Monsignor Ferdinando Bernardi e Monsignor Guglielmo Motolese;
2) incontra quale prima Autorità non religiosa l’Ammiraglio Toscano e non il Sindaco della Città;
3) riceve il benvenuto del Sindaco in Piazza Municipio e non in Concattedrale;
4) arriva nella Basilica di San Cataldo non quale il punto di partenza della cerimonia ma come passaggio intermedio, dopo il castello Aragonese e piazza Municipio, verso la Concattedrale.
Si può dare una “lettura” di questi aspetti “organizzativi” della cerimonia d’insediamento di Monsignor Filippo Santoro ? Oppure sono soltanto frutto del caso ?