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di Luca Frosini

Il titolo sovra citato doveva avere, nelle mie intenzioni iniziali, un’ulteriore complemento, un giudizio pienamente personale sullo stato di cose della politica italiana: Gaber non aveva capito una beata mazza.

L’articolo potrebbe anche chiudersi qui, visto lo spettacolo offerto nella giornata di sabato dai due maggiori partiti italiani, divisi da lotte e competizioni negli ultimi vent’anni ma ora uniti tutti insieme in un esecutivo dalle prospettive difficili e che farebbe gettare la spugna anche al celebre cantautore milanese. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio cos’è successo tra Brescia e Roma, provando così a capire quali potrebbero essere gli indirizzi futuri dell’Uomo Onesto, tornato più forte di prima, e dei suoi dissolti neoalleati. Quindi stay tuned e join the game! (da quando ho incontrato dei comunisti statunitensi non sono più lo stesso, sorry).

PDL, BRESCIA (DA QUALCHE PARTE IN LOMBARDIA):

Nelle intenzioni dell’onnipotente Capo la manifestazione di Brescia doveva essere l’ennesimo inizio della campagna per le prossime politiche, oltre che certificazione ulteriore del inedito ruolo di Padre della Patria come piace alla frangia moderata del suo popolo e sorta di contentino per le schiere più aggressive, assetate di piazza, vittimismi complottistici e  vogliosi di passare all’incasso elettorale i positivi sondaggi accreditati da numerosi organi mediatici. (more…)

di Andrea Cazzato

La tre giorni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica ha lasciato in me, come in tanti altri qualche strascico. Malumore, voglia di cambiare, conferma che questa classe politica può essere in grado di raschiare il barile meglio di come si possa immaginare.

Nelle mie intenzioni, nell’immediato post-rielezione del Presidente Giorgio Napolitano, c’era la voglia di scrivere un pezzo al veleno contro il Pd tutto, dai renziani ai bersaniani, finendo al “sinistro” Fassina. (more…)

di Salvatore Romeo (’85)

Immaginate la finale dei 100 metri ad un Olimpiade. Il boato frastornante del pubblico, si mesce alla musica che fuoriesce a tutto volume dagli altoparlanti dello stadio, coprendo la voce dello speaker che annuncia i partecipanti in gara. Gli spalti vibrano, colti da uno spasmo continuo di gioia e tensione; ai colori sgargianti delle bandiere si sovrappongono i sorrisi dei ragazzi in trepida attesa. Arriva il fatidico momento del “via”. (more…)