di Vincenzo Vestita
Nel 2006 in ILVA si verificava una inversione di tendenza rispetto all’organizzazione che la proprietà aveva dato allo stabilimento nei primi 10 anni dall’acquisizione. Se inizialmente si era spinto, anche in maniera molto marcata, su una internalizzazione di molte lavorazioni, anche di rilevante importanza, la tendenza che prevalse allora era quella di esternalizzare, utilizzando moltissime ditte d’appalto. Furono smantellati interi reparti di manutenzione con centinaia di addetti, smistati successivamente negli altri reparti. I manutentori ILVA si occupavano ora maggiormente di manutenzione ordinaria, mentre per quella straordinaria e per le opere di miglioramento impiantistico l’utilizzo di manodopera esterna era diventata quasi la regola. Il parcheggio della “portineria imprese” straboccava di automobili, molte lasciate anche sul ciglio della strada in posizioni poco ortodosse. Non era assolutamente raro veder entrare in fabbrica di primo mattino operai in tuta arancione (obbligatoria per tutte le ditte d’appalto, per distinguerle sugli impianti ad una semplice occhiata) e vederli uscire con la stessa tuta arancione per cambiarsi nel bagagliaio dell’auto. (more…)