Si cambia e si riparte

Al posto di un addio…
di Salvatore Romeo (’84)

Questo è un paese in cui non ci si dimette mai. Si può aver commesso il reato più grave, la più infame scorrettezza, ma si resta sempre lì, convinti della propria sacralità. La si potrebbe chiamare mancanza di senso di responsabilità o, più semplicemente, strafottenza. Ecco, se vogliamo con queste poche righe intendo annunciare le mie “dimissioni” da Siderlandia: da questa nuova edizione non ne sarò più il coordinatore e non sarò neanche più fra i redattori.

Quando più di due anni fa ho avviato, quasi in solitaria, questo progetto avevo un’idea da realizzare: offrire a Taranto uno spazio di confronto, riflessione, approfondimento di cui pensavo che la città avesse disperato bisogno. Non avevo torto: sono lì a dimostrarlo i circa settemila lettori in media al mese della precedente edizione.

Ma l’“idea” era molto più ampia: dare voce a una generazione che ancora oggi ha pochissimi canali attraverso cui esprimersi (che non sia quello alienante dei social network), mettendo insieme alcuni dei giovani più brillanti della città. Ci siamo riusciti: con un gioco di squadra quasi “zemaniano” abbiamo tirato fuori il meglio di noi, ottenendo risultati straordinari. Rileggendo i diversi numeri di Siderlandia trovo uno spessore di analisi, una freschezza di stile, una curiosità intellettuale che non hanno eguali presso la stampa locale (non me ne vogliano i professionisti che fanno seriamente questo mestiere, ma lo scatto che ti viene dalla possibilità di osare è tutta un’altra cosa…). Per questo il merito è tutto di Andrea, Francesco, Francesca, Gaetano, Greta, Roberto, Salvatore, le due Serena e di tutti gli altri “compagni di viaggio” che ci hanno affiancato in questa avventura straordinaria.

C’era infine un ultimo fondamentale punto che componeva quell’idea originaria: mettere in comunicazione mondi diversi e persino distanti, sebbene accomunati da una stessa ansia di trasformazione della realtà. Siamo riusciti a fare anche questo: quasi ogni redattore veniva da una formazione culturale e politica diversa e ciò non ha mai rappresentato un ostacolo per il nostro lavoro di squadra. Ora però sono subentrate altre circostanze: a seguito dell’esplosione della questione ILVA molti del gruppo redazionale uscente, me per primo, hanno deciso di intensificare il proprio impegno politico e sociale, con tutto ciò che ne è derivato anche in termini di contrapposizione. Questo non mi permette più di continuare a perseguire quell’impegno per cui Siderlandia è nata e per cui è giusto che continui ad esistere. Siderlandia non è una cosa di cui qualcuno in particolare si può appropriare piegandola ai propri interessi: è un luogo di confronto, è uno strumento di libertà. Mi assumo dunque le mie responsabilità di uomo di parte, che non può più dare un contributo positivo a un progetto che solo se resterà quanto più aperto possibile potrà continuare a svolgere quella funzione di crescita collettiva che fin qui ha svolto. Rivolgo ai nuovi coordinatori, Andrea Cazzato e Serena Miccoli, e alla redazione tutta i migliori auguri di buon lavoro: sono certo che sapranno condurre Siderlandia al conseguimento di obbiettivi ancora più ambiziosi.

Un ultimo sentito ringraziamento ai lettori: in questi anni ci siamo confrontati e scontrati, perché il bello della comunicazione via web è proprio il venir meno di quella “quarta parete” che divide l’autore dal pubblico. Per quanto mi riguarda è stata una delle esperienze più belle della mia vita: esaltante e appagante come pochissime altre. Tutto finisce, è vero… ma cose come questa te le porti dentro per il resto dei tuoi giorni e contribuiscono in misura fondamentale a renderti uomo. Spero che continuiate a leggere e ad appassionarvi per Siderlandia come e più di prima. Lo stesso farò senz’altro io, adesso che potrò godermi il privilegio di stare “dall’altra parte dello schermo”.

E infine un messaggio a tutte le ragazze e i ragazzi che si sentono oppressi da questa città (che ha davvero molto poco da offrire a chi non usi la testa esclusivamente come supporto per i capelli): non restate chiusi nelle vostre camerette, o dietro i profili facebook; proprio il “deserto” che vi circonda rappresenta una straordinaria opportunità per fare cose che prima di voi in pochi hanno fatto. Sarà dura perché all’inizio non otterrete neanche la briciola di un riconoscimento, ma con il lavoro e con l’impegno riuscirete a conquistarvi il vostro spazio, a dare prova del vostro talento. Siderlandia è qui a dimostrare che si può fare!

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SI RIPARTE
della Redazione Siderlandia

Pur fra mille difficoltà, pur tra interminabili giornate di dialogo, anche quest’anno il progetto Siderlandia riparte. Questa calda estate, in tutti i sensi, ha creato non pochi sommovimenti nella nostra città. L’emotività e la passione, seppur per una causa più che mai giusta, hanno preso il sopravvento sulla razionalità e sulla discussione.

Nonostante tutto questo, abbiamo sentito il dovere di ricominciare. Il dovere di non abbassare la testa e di continuare con il nostro lavoro, come sempre abbiamo fatto. Riconosciamo la nostra durezza, soprattutto perchè non ha inteso mai sostenere una posizione anti-qualcosa o anti-qualcuno, come alcuni notabili hanno affermato e continuano a fare, bensì la nostra asprezza è figlia di un bisogno condiviso di smascherare e di criticare ciò che avviene nel nostro mondo.

Riteniamo sarebbe stato molto più comodo unirci, come la maggioranza dell’informazione libera della nostra città, a posizioni attualmente di moda, in maniera acritica e trionfalistica. Ma vogliamo conservare la nostra indipendenza, mettendo da parte i nostri personali pareri e riconoscendoci, in maniera un po’arrogante forse, la possibilità di far cronaca di quello che accade in città in maniera più che mai neutrale. Riteniamo che questo pensiero, nei giorni che Taranto sta vivendo, sia doveroso per la nostra città. Se per questo noi continueremo ad essere definiti estremisti, allora ci sentiremo ancora più forti e più convinti che il nostro lavoro sia quanto mai giusto.

Vogliamo anche ringraziare chi quest’anno ha deciso di non far più parte del gruppo Siderlandia per motivi personali: in primis il fondatore Salvatore, che ci ha lasciato nelle mani una bellissima “macchina da guerra”. Poi anche i compagni Francesco, Greta, Roberto, Francesca e Gaetano, che tanto bene hanno fatto nella scorsa edizione. Ne raccogliamo l’eredità con un po’di timore, cercando di mantenere lo standard elevatissimo che l’anno scorso tutti noi abbiamo contribuito a fornire.

Ripartiamo quindi, con una nuova grafica, con nuovi metodi di tortura per i nostri lettori (siamo anche su Twitter!) e con una redazione in parte rinnovata. Ci auguriamo davvero che quest’anno possiate continuare ad apprezzarci come avete sempre fatto.
A noi non rimane che rimetterci a lavoro.

1 comment

  1. mafalda quino October 15, 2012 3:21 pm 

    Alla redazione di Siderlandia auguro un anno intenso di lavoro giornalstico fatto di informazione libera e attenta alle vicende della nostra città e del nostro Paese. Avendo letto alcuni articoli del vostro primo numero, credo proprio che l’eredità raccolta non è, assolutamente, in pericolo.
    Un grande abbraccio a tutti voi

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