di Fabrizio Baggi

Ci risiamo, la crisi miete vittime come la nuova peste…..e come di consueto a pagarne il caro prezzo sono sempre e soltanto i lavoratori.

Questa volta è toccato ad una cittadina nella Brianza comasca, Merone, dove si trova la Holcim, storica cementiera che dà, o meglio dava, “da vivere” praticamente a tutta la zona circostante. Si tratta infatti di una azienda storica, nata nel 1928 come Cementeria di Merone, in costante crescita fino al 1996, data in cui entra sotto il controllo del gruppo svizzero Holderbank (dal 2001 Holcim).Per questo lunghissimo periodo di tempo, quasi tutta la popolazione di Merone, e paesi limitrofi, ha lavorato nella cementiera. (more…)

di Fabrizio Baggi

Negli ultimi anni i termini lavoro a tempo determinato, precariato, lavoro in somministrazione, collaborazione coordinata  e continuativa, collaborazione a progetto, scadenza del contratto, rinnovo, e molti altri  sono entrati  di prepotenza nel parlare comune, se si tratta l’argomento  lavoro.

Abbiamo iniziato ad abituarci a questi vocaboli, fino ad allora praticamente sconosciuti ai più, tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000, quando anche attraverso la legge “Biagi” le aziende hanno iniziato a servirsi, dietro la maschera della crisi , e dei famigerati “Picchi di lavoro”, (more…)

di Vincenzo Vestita

Nella notte tra il 7 e 8 Giugno, nello stabilimento Ilva di Novi Ligure, perde la vita Pasquale La Rocca, capoturno di 31 anni del reparto spedizioni. Le indagini della magistratura per fare piena luce sull’esatta dinamica dell’incidente e sulle responsabilità oggettive dello stesso, come sempre accade in casi come questi, sono partite d’ufficio ma, dalle prime quanto parziali informazioni, pare che il lavoratore sia rimasto schiacciato dal muletto privo di cabina che conduceva mentre effettuava una retromarcia durante le operazioni di carico. I quotidiani e i blog già dalla mattina del venerdì riportavano la notizia, aggiungendo alla fredda cronaca il particolare secondo cui l’azienda non avrebbe fermato immediatamente la produzione dopo aver constatato il decesso del lavoratore. (more…)

di Andrea Cazzato

“Mi congratulo pubblicamente con il ministro Fornero per la tenacia e determinazione mostrate nel portare a conclusione una riforma del mercato del lavoro che rappresenta, nelle condizioni date, un esempio di riformismo”. Appena letta questa dichiarazione, ho pensato a chi di Confindustria avesse espresso tanto giubilo e tanta gioia. La Marcegaglia? Sarà stata lei, questo è amore. Dopo che le ha regalato il “nuovo” (a me sa tanto di inizio Novecento) articolo 18, penso che le abbia voluto fare un complimento, una sviolinata. Poi scopro che è qualcuno del Pd; penso subito ad Ichino, l’uomo “flessibile”. E poi scopro che è Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato. (more…)

Meno Mario, più Joseph

di Vincenzo Vestita

L’occasione dell’incontro (sarebbe meglio dire garbato scontro) è stato un seminario di Italianieuropei, la fondazione di cultura politica del “baffetto” della politica nazionale Massimo D’Alema, tenuto a Roma all’inizio di questo mese. Protagonisti Mario Monti, Presidente del Consiglio investito del gravoso compito di salvatore della Patria, e Joseph Stiglitz, statunitense, economista di fama mondiale, premio Nobel per l’economia. Oggetto del contendere: le politiche di austerity che l’Europa a trazione tedesca sta imponendo a tutti i paesi membri, soprattutto ai cosiddetti PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna). (more…)

di Vincenzo Vestita

La privatizzazione del comparto dell’acciaio italiano e del IV centro Siderurgico in particolare, passata dal controllo dell’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) all’imprenditore Fabio Arturo Riva, Amministratore Unico della RILP s.r.l., è sempre stato un argomento che a più riprese viene a galla ma su cui non è stata fatta mai molta chiarezza.
La data precisa del contratto di compravendita azionaria è il 16 Marzo 1995.  In ogni caso è utile fare un piccolo passo indietro. (more…)

di Vincenzo Vestita

Molto è stato detto e scritto sulla giornata tarantina del 30 Marzo 2012. L’attenzione che i media nazionali hanno riservato al rapporto conflittuale tra ambiente, salute e lavoro – che la situazione del nostro territorio esemplifica in modo estremamente plastico – è stata ben riassunta dal breve reportage di Alessandro Sortino andato in onda il 5 aprile su La7 nella trasmissione Piazza Pulita che, al netto di qualche piccola (e trascurabile) imprecisione, ha ben fotografato la giornata, inserendola nel quadro generale. (more…)

di Vincenzo Vestita

Come era ampiamente preventivabile, la giornata del 30 marzo ultimo scorso ha ottenuto un vastissimo risalto sui media locali e nazionali. La “situazione Taranto” rappresenta infatti il perfetto paradigma del periodo storico in cui stiamo vivendo – nel quale dilanianti contrapposizioni, unite a profonde contraddizioni, permeano il Sistema (con la S maiuscola) nel quale viviamo. (more…)

di Vincenzo Vestita

Mi ero ripromesso di non trattare più l’argomento del rapporto tra ambiente e lavoro fino alla fine della campagna elettorale. Me l’ero ripromesso perché, sebbene mi sia più volte sforzato di portare un punto di vista diverso da quelli polarizzati e cristallizzati tra il chiudere la fabbrica tout court per poi programmare la rinascita del territorio in base ad un modello irrealizzabile alle nostre latitudini e il far rimanere tutto così com’è che tanto non si inquina più (o si inquina a norma di legge), il più delle volte mi sono ritrovato schiacciato tra due muri di incomunicabilità, ovviamente metaforicamente parlando. Lo dico non senza una nota di profondo dispiacere perché ho sempre avvertito la questione ambientale come la più importante e la più difficile battaglia per la mia generazione e per il mio territorio, di sicuro la meno scontata. Il mio impegno in questo senso non è mai mancato, anche se credo sia stato largamente insufficiente rispetto alla portata del problema.
In ogni caso non posso fare a meno di riportare, in un pensiero più o meno organizzato, le mie personali valutazioni su quello che sta succedendo in questi ultimi giorni, partendo proprio dalle considerazioni che facevo due settimane fa dalle pagine di questo blog. La contrapposizione infatti sta velocemente traslando dal piano virtuale a quello reale, presagio di un innalzamento verticale della “temperatura” e di un possibile scontro sociale che bisogna cercare di evitare con tutte le forze possibili. (more…)

di Salvatore Romeo (’84)

Mercoledì mattina un gruppo di dipendenti ILVA (circa 150) sale su tre pullman messi a disposizione dall’azienda. Direzione Aeroporto di Bari. Non stanno per imbarcarsi per un viaggio premio; portano con sé striscioni patinati con tanto di logo della più grande imprese siderurgica d’Italia. L’obbiettivo della breve escursione è l’incontro fra il ministro dell’Ambiente, il Presidente della Regione e i rappresentanti di Provincia e Comune di Taranto: nella sala conferenze dell’Aeroporto si discute infatti della riapertura della procedura di concessione dell’AIA all’ILVA. Ma i 150 non ci stanno: temono che un eventuale inasprimento delle prescrizioni nei confronti dell’azienda potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza stessa dello stabilimento jonico. (more…)