di Serena Miccoli

La Consulta ha decretato la costituzionalità del decreto Salva Ilva. Una mazzata fra i denti che in me, e penso anche in molti di voi, ha provocato le più svariate reazioni nel giro di una serata: dall’amarezza più rassegnata, a quella voglia di “spaccare tutte cose” a cui in tanti incorriamo. Ma attendiamo la pubblicazione della sentenza…

Domenica intanto si terrà il referendum sulla chiusura totale o parziale dello stabilimento. Qui troverete i quesiti e quanto scritto da Andrea Cazzato la scorsa settimana.

Era il 2007 quando il Comitato Taranto Futura propose il referendum. Nel 2010 venne fissata per la prima volta una data per il suo svolgimento (27 Marzo 2011) a seguito dell’esito del ricorso al TAR presentato dall’avv. Russo: il Comune di Taranto che, in un primo momento non aveva accolto le istanze del Comitato, avviò l’iter referendario. Dei cinque quesiti inizialmente previsti, ne vennero ammessi dai garanti nominati dal Comune tre: quelli che troveremo domenica, e un terzo, riguardante la richiesta di risarcimento danni per inquinamento ambientale all’Ilva s.p.a. (more…)

di Margherita De Quarto

Taranto – Domenica 7 aprile. Prima domenica dopo Pasqua, prima domenica quasi calda di un’insolita primavera. Primo pensiero post caffè: Chissà quanti tarantini saranno scesi in piazza stamattina?
Sì, perché oggi c’è la famosa manifestazione contro il Decreto Salva-Ilva.
Se dovessi scommetterci, punterei sulle 500 persone. Alzo la cornetta e chiamo un caro amico sempre puntuale alle manifestazioni.
“Pronto? Carlo carissimo, buongiorno. E allora quanti sono?”
“è partita ora – sono le 11.00 – e mi dispiace informarti che hai perso la scommessa: sono 4.000/5.000 circa”
“Ottimo, i tarantini stupiscono ancora”
“Ma se ti può consolate a dicembre erano di più. 30.000 circa”.

Non capendo dove sia la consolazione, saluto, riaggancio e rifletto: un’affluenza simile non la si vedeva da almeno 10 anni, probabilmente dai tempi della manifestazione per la pace in Iraq. In quell’occasione a scendere in piazza furono gli studenti medi, molti per goliardia, molti per marinare la scuola, pochi che sapessero di cosa si stesse parlando. (more…)

di Luca Frosini

A Milano non è ancora arrivata la primavera. Il tempo è infatti più simile ad una grigia giornata autunnale, quelle dove il cielo si tinge di un bianco sporco che mette una voglia di vivere pari alla verve di Mario Monti, fredda e quasi soffocante nel suo grigiore. Soffocante, o meglio soffocato, è il termine ideale per descrivere anche il mio stato danimo, in attesa di un colloquio di gruppo per una nota agenzia immobiliare della metropoli lombarda. Ormai ho una certa dimestichezza con queste situazioni, rassegnato alla solita sfilza di  uffici tirati a lucido, riscaldamenti a cappa di fuoco, eleganza di successo, parole motivazionali alle pareti e yuppismo altrove morto e sepolto. Io e gli altri sventurati aspettiamo larrivo del responsabile personale, anche se qualcosa ci dice che inizieremo con un certo ritardo. Lappuntamento era per le 15, sono le 15.45 e ancora tutto tace.
Il mercato del lavoro è un vero e proprio incubo. Quello che colpisce, oltre i dati freddi ma mica tanto impersonali della cronaca e delle statistiche, è soprattutto l’apparente mancanza di reali via di uscita dalla situazione. Un emergenza, quella occupazionale, che non è più limitata ad un fatto generazionale o contingente, ma riguarda un intero sistema andato cordialmente a ramengo. Leggi, riforme e ricette salvifiche uscite negli ultimi anni a getto continuo non hanno portato reali soluzioni o miglioramenti, se non ad un ulteriore complicazione di un universo lavoro sempre più simile ad una giungla inaccessibile. (more…)

di Serena Mancini

Si è aperta con un flash mob la conferenza “Oltre la violenza, le persone. Incontro di riflessione e dibattito sulla tutela dei diritti fondamentali di donne e bambini” organizzata dall’Osservatorio interuniversitario di genere, parità e pari opportunità (Gio).  Un osservatorio, questo, realizzato dagli Atenei romani per focalizzare l’attenzione su temi quali pari opportunità, rappresentanza femminile nella società e storia delle donne al fine di favorirne una maggiore sensibilizzazione  attraverso la promozione di incontri, seminari e convegni a livello nazionale, europeo e internazionale. Per l’occasione alcuni studenti si sono dati appuntamento davanti al Rettorato della Sapienza e hanno eseguito una breve coreografia per ricordare le vittime di femminicidio nel mondo. Ogni giorno infatti una donna su cinque subisce violenze che in molti casi sfociano in delitti consumati all’interno delle proprie mura domestiche.

L’appuntamento è stato aperto dal Rettore Luigi Frati e ha visto ospite d’eccezione Serena Dandini che ha presentato il suo nuovo progetto teatrale “Ferite a morte”. Lo spettacolo, in scena a Roma l’8 aprile all’auditorium Parco Della Musica, ha visto protagoniste sole donne tra cui anche Emma Bonino, Margherita Buy e Susanna Camusso chiamate a recitare alcuni monologhi tratti dall’omonimo libro della Dandini. (more…)

Ombre sul contest del Primo Maggio

Dal blog di Valerio Manisi siamo rimasti colpiti dalle perplessità legate al contest del Primo Maggio: questa competizione avrebbe permesso ad alcune delle band emergenti che vi hanno partecipato l’esibizione sull’importante palco di Piazza San Giovanni. Numerose le band pugliesi e del tarantino che hanno chiesto, tramite i social networks, l’aiuto dei propri sostenitori. Ma come sono andate le cose dalla chiusura del voto online, in poi? Lo scopriamo attraverso questi due post. 
  22 Marzo 2013 -  1MFlop: l’opaca realtà del Primo Maggio (more…)

Confraternita Maria SS.Addolorata

di Marianna D’Ambruoso

 

Riprendiamo il racconto di queste Confraternite, che hanno arricchito la storia della Chiesa cattolica in maniera autentica e positiva, dando un notevole contributo alla riscoperta di un credo a volte dimenticato o addirittura celato da una società troppo presa da se stessa, e da un materialismo ed individualismo che ha portato l’ uomo ad un allontanamento volontario dei veri valori della vita. (more…)

Restiamo in casa

di Cosimo Spada

Quanti anni servono, secondo voi, per potersi considerare saggi?
Come? Noooo troppi, vabbé non tiriamola per le lunghe, ve lo dico io: ne bastano appena tre.
Ebbene sì, a farmelo capire è stato mio nipote Simone.
Come tutti i bambini della sua età ama giocare e correre e possiede un parco macchinine che neanche il parlamento può vantare.
Ma se c’è una cosa che mi sorprende sempre è che quando vuole vedere la tv si accascia sul letto o sul divano si sistema la copertina e si gode i suoi cartoni in completo relax e che nessuno si permetta di infastidirlo! (more…)