di Francesco Ferri

Venerdì mattina un clima di attesa, quasi solenne, avvolge l’aria intorno a Corso Italia e via Marche, donando connotati quasi mistici. A volte riesce a prendere voce e forma, manifestandosi in cori secchi e precisi, capaci di liberare nell’aria parte di quella carica emotiva nella quale ognuno dei presenti è immerso. Altre volte rimane intima, circoscritta, e trasfigura i volti delle donne e degli uomini, rendendoli allo stesso tempo assorti e fieri.
L’attesa è palpabile, almeno quanto il desiderio di esserci e di contarsi. L’incidente probatorio sulla perizia dei chimici, disposta dal gip Todisco in merito al processo nei confronti dei dirigenti Ilva, è l’occasione per ritrovarsi, riannodare i fili di un lungo e complicato percorso e di assorbire nuova linfa dal vento fresco che avvolge il Tribunale.
Nella variegata composizione delle numerose persone (più di mille) che hanno affollato le vie adiacenti al Tribunale di Taranto, immediatamente si resta colpiti e affascinati, visivamente ed emotivamente, dalla presenza largamente maggioritaria di giovani e giovanissimi. Oltre il dato numerico, anche l’impatto visivo e sonoro da loro prodotto finisce per l’essere l’emozione più significativa della giornata. Se ne avvertiva il bisogno, quasi urgente. Si tratta, senza appello, di una lezione diretta ed efficace in termini di freschezza della comunicazione, capacità di cogliere l’importanza dell’evento e volontà e desiderio di guardare Taranto in prospettiva. (more…)

Una rivoluzione silenziosa

di Simona Internò

… Da dove comincio??? È la domanda che mi faccio praticamente ogni giorno da sempre ed è quella che mi porta via più tempo.

Non serve essere ‘giovani’ per comprendere quello che può provare un ragazzo a Taranto ogni volta che al mattino si chiede quale sia il suo compito, il suo ruolo, il suo destino… la sua ‘vocazione’ al di là dei pregiudizi che gli stanno affibbiando insegnanti, parenti, amici, … politici . (more…)

di Roberto Polidori

Come anticipato nel numero precedente di Siderlandia, si è parlato molto di AIA nella parte più cospicua dell’intervista concessa dall’ingegnere De Marzo; alla luce di qualche commento che ha corredato la prima parte dell’intervista, voglio precisare senza ironia che quanto sotto riportato è la fedele trascrizione di ciò che ho udito e registrato, al netto di alcune precisazioni tecniche recuperabili, all’occorrenza, dalle registrazioni in mio possesso.

Come nasce Altamarea?

Se vogliamo l’evento decisivo che ha permesso di far confluire le iniziative cittadine a tutela dell’ambiente è stata la polemica sul rigassificatore previsto a Taranto; nacque il Comitato Cittadino No al Rigassificatore. Sull’onda del successo del comitato – il rigassificatore non fu costruito – è nato il Comitato per Taranto che ha tentato di risvegliare le sensibilità dei cittadiniin merito alla situazione ambientale e sanitaria della città, sostanzialmente vincolata alle decisioni di qualche politico. Verificammo che un gruppo di cittadini organizzati e in grado di informare poteva coinvolgere altri cittadini fare pressione sull’opinione pubblica. (more…)

Terzo Polo o Sinistra? Pari non sono

di Salvatore Romeo (’84)

La settimana appena trascorsa ha contribuito a definire meglio il quadro del centro-sinistra jonico in vista delle amministrative di maggio. Finalmente il PD sembra aver sciolto i suoi nodi: dopo l’incontro di lunedì fra il segretario regionale Sergio Blasi e i vertici del partito tarantino è ormai quasi certa la convergenza dei Democratici nella coalizione che sosterrà Ezio Stefàno. E’ rientrata infatti la fronda di Michele Pelillo, che una volta per tutte ha scoperto le carte annunciando la volontà di correre per un seggio in Parlamento. (more…)

Slegati e senza fiducia

di Serena Miccoli

A vent’anni precisi dallo scoppio di Tangentopoli, i sentimenti del cittadino italiano nei confronti della politica sembrano essere ritornati a quei minimi storici: la sfiducia nei partiti ha contorni precisi, comprovati e che non sempre hanno a che fare con il facile qualunquismo da bar dello sport.
A seconda delle fonti, la percentuale dei “fiduciosi” nei confronti dei partiti si attesta solo fra 8 e il 4 %; Ilvo Diamanti, dal recente rapporto “Gli italiani e lo Stato 2011” rileva che solo il 9% degli italiani ha fiducia nel Parlamento – presidio dei partiti –, percentuale che aumenta scendendo fra le istituzioni decentrate: 30,7% nella Regione, 41,8% nel Comune.
Qualcuno parla di fine dell’era dei partiti, affermazione, forse, supportata anche dalla spinta verso il civismo testimoniata dall’aumento di movimenti e organizzazioni figlie della società civile.
Il distacco dai partiti forse è da decifrare a prescindere dai recenti casi clamorosi di ammanchi nelle casse, rimpinguate dai rimborsi elettorali, di partiti morti, defunti e resuscitati sotto nuovi nomi e araldi – La Margherita e Alleanza Nazionale. Il distacco va oltre i casi di mercato delle vacche avvenuti in Parlamento, oltre le solite (purtroppo) indecorose pratiche di questi ultimi anni nelle dirigenze.
L’organizzazione partito ha ancora in sé la capacità di rappresentare la società? (more…)

di Remo Pezzuto

Il Governo dei “Professori”, in perfetta continuità con il Governo Berlusconi, sta varando una serie di decreti che non fanno altro che portare avanti la contro-riforma Gelmini nel mondo universitario. Quando l’opinione pubblica è tutta concentrata sull’attuale dibattito tra l’abolizione o no dell’articolo 18 e la riforma del mercato del lavoro, si sferrano pesanti attacchi all’autonomia dell’Università Statale e alla sua funzione essenziale di luogo della formazione di qualità per tutti. Il Governo su questo tema sta emanando molteplici decreti, che mirano a far diventare l’Università Pubblica una università sempre più d’elitè, con tasse molto alte per gli studenti, con un diritto allo studio sempre meno garantito, con una corposa riduzione di Corsi di Laurea definiti “inutili” e soprattutto con meno docenti. (more…)

di Francesca Razzato

Fabrizio Deidda, attivista del centro sociale Cloro Rosso, ci racconta come è nato il progetto della palestra popolare Mustakì. Un’ esperienza che, prima all’interno del centro sociale , e ora, in seguito allo sgombero, all’interno del Palafiom, ha fornito a giovani e meno giovani uno strumento per sfuggire all’alienazione e all’isolamento culturale e sociale caratteristici di un quartiere “difficile”. All’interno di questo spazio, attraverso l’attività fisica, si impara ad avere cura del proprio benessere, percependo lo sport non come strumento edificante unicamente per il proprio aspetto fisico. Nella palestra popolare lo sport diventa bene comune e mezzo per praticare la democrazia. (more…)

Fra i lavoratori dei TreniNotte

di Luciano Manna*

Il 10 febbraio è il giorno in cui a roma scatta l’emergenza neve dopo essere stata colpita la settimana precedente da una precipitazione nevosa eccezionale e che ha paralizzato la città. Oggi le strade sono vuote, scuole ed uffici chiusi per ordinanza del sindaco,  gli incroci presidiati dalle forze dell’ordine in attesa dell’arrivo della neve… E’ un giorno come gli altri invece al presidio Prenestina lavoratori TreniNotte dove gli occupanti rappresentano i lavoratori del settore treni-notte alle dipendenze delle società servirail wagons-lits e della wasteel International italia, che curano il servizio a bordo delle carrozze, e della RSI, società che si occupa della manutenzione delle vetture. (more…)

di Massimiliano Martucci

Una bella ragazza in una vasca piena di schiuma che con sguardo ammiccante ci dice che vorrebbe bere champagne a tutte le ore. Secondo voi, cos’è? No, non è l’ultima campagna elettorale del Pdl, ma la pubblicità del SuperEnalotto, con sottofondo musicale di Toto Cutugno, l’italiano medio per eccellenza, che fa vedere una sfilza di persone che sorridono contenti di tentare la fortuna per realizzare un progetto, o meglio, di pensare di poter vincere al gioco d’azzardo per farsi una vigna, un negozio, per realizzare un sogno, insomma. (more…)

di Salvatore Romeo (’85)

Alzi la mano chi non vorrebbe un televisore al plasma a 300 euro o un pranzo tutto a volontà (“all you can eat”) a 10 euro. A chi non interesserebbe un “weekend romantico al lago” per soli 50 euro o un abbonamento in palestra super scontato. La risposta è scontata, la domanda retorica. “Ma come è possibile ottenere questi sconti?” vi chiederete interessati. Semplicemente registrandosi ad un sito internet, specificare una città di interesse e magicamente verrete avvisati di “fantasmagoriche” offerte, riservate a voi e a pochi altri fortunati che avranno la prontezza di essere tra i primi ad acquistare il “deal”. (more…)