di Luca Frosini

Il Calcio, si sa, nel nostro Paese è qualcosa di più di un semplice gioco. È ossessione, è epica, è malattia, di sicuro uno dei pochi fattori “unificanti” di una Nazione che fa della divisione un fatto genetico. Però, essendo così popolare, ossia danaroso, il pallone rotondo ha conosciuto nel corso della sua storia scandali e brutte storie, cittadino legittimo di quell’ampia zona grigia, più italiana della pizza, a cavallo tra ordine e caos, legale e illegale. (more…)

di Luca Frosini

C’era una volta il trasformismo, pratica storica del nostro comparto istituzionale. Il cambiare a seconda di convinzioni ed esigenze casacca politica ha infatti interessato nel corso dei decenni un numero notevolissimo di uomini politici, deputati e senatori in egual numero, per le ragioni più svariate: ecco quindi la scoperta tardiva di valori non corrisposti dal partito d’iniziale militanza, la voglia di porsi in maniera più responsabile rispetto a certi temi, gelosie personali che diventano politiche, cambi di stagione e tantissimi altri, ovviamente. (more…)

di Luca Frosini

Non sono politiche, ma fanno politica. Fanno cultura, ma al di là di convegni e seminari non si avventurano. Non hanno fini di lucro, ma possono contare su ingenti finanziamenti, sia pubblici che privati. Queste, in superficiali parole, sono le fondazioni, nuova moda della classe parlamentare del nostro Paese.

Dal 1998, anno di nascita di Italianieuropei ad opera di Massimo “baffetto a vela” D’Alema, il numero di queste particolarissime realtà, a metà strada tra onlus e partiti, (more…)

di Luca Frosini

Il 27 aprile 2013 il nostro Paese ha assistito alla nascita del Governo Letta (‘mazza quante maiuscole!), il primo esecutivo formato da due dei principali partiti politici italiani, apparentemente opposti fino a una decina di giorni fa ma adesso uniti in un sistema di cosiddette grandi intese, noto anche come grande coalizione in lingua tedesca, inciucio in dialetto travagliese e pararsi le chiappe in lingua italiana. (more…)

di Luca Frosini

Basta, non c’è la faccio più. Chi scrive infatti deve fare i conti con un hobby segreto, malato, inconfessabile. Una “passione” che mi sta triturando l’anima, un qualcosa che soprattutto in un momento del genere, reduce dalla migliore campagna elettorale della mia/vostra vita, diventa impossibile da trattenere o da nascondere. Ebbene sì, ragazzi (rullo di tamburi), io leggo fumetti (boom, versi di sorpresa, facce alla D’Urso quando si scandalizza come se piovessero). (more…)