Il quadro delle elezioni amministrative tenutesi nella provincia di Taranto il 15 e 16 maggio sembra ormai essersi delineato. 12 i comuni chiamati al voto per rinnovare sindaci e rispettivi consigli.
La percentuale definitiva dei votanti risulta in lieve calo rispetto alla tornata precedente (77%, a fronte dell’80% fatto registrare alle ultime consultazioni comunali). I verdetti sembrano comunque proporre un sostanziale equilibrio fra le coalizioni di centro-destra e centro-sinistra, rispetto alla precedente tornata.
Per il centro-sinistra vengono confermati i sindaci di Statte (Miccoli) e Monteparano (Borsci); la stessa coalizione riesce a conquistare il Comune di Laterza (con Lopane), mentre a Carosino si verifica una situazione quanto mai aingolare: una coalizione composta da SEL e Io Sud riesce a far eleggere Biagio Chiloiro, sconfiggendo due liste civiche sostenute da centro-destra e centro-sinistra – nella precedente consiliatura la maggioranza era retta da quest’ultima coalizione. Il centro-destra conquista invece Torricella (con De Pascale) e Fragagnano (Andrisano), mantenendo il controllo di Roccaforzata (Iacca), Avetrana (De Marco) e Massafra (Tamburrano). Questo è l’unico comune al di sopra dei 15 mila abitanti che è riuscito ad eleggere il primo cittadino al primo turno. Apparentemente è un successo personale per l’ex-sindaco, che nella precedente tornata venne eletto solo al ballottaggio, ma in realtà il raffronto col voto di lista segnala una differenza di quasi dieci punti fra il risultato della coalizione e quello del candidato-sindaco. (more…)

di Antonio Anteneh Mariano

Quando si fa riferimento alla Chiesa tarantina del secondo dopoguerra non si può prescindere in nessun modo da una personalità: monsignor Guglielmo Motolese. Arcivescovo della diocesi di Taranto dal 1961 all”87, ispiratore della Concattedrale e della Cittadella della Carità, Motolese ha lasciato un segno profondo non solo nella Chiesa e fra i Cattolici della provincia, ma nell’intera nostra comunità. Chi lo ha conosciuto lo descrive come una delle menti politiche più brillanti di quell’epoca, uno dei pochi in grado di esprimere una “visione” un po’ più ampia rispetto alla quotidiana contingenza. (more…)

17 maggio: diritti in transizione

di Chiara Ruggieri

Il 17 Maggio del 1990 l’ OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) abolì l’omosessualità dalla lista delle malattie psichiatriche. Da allora quella data è riconosciuta a livello istituzionale come la giornata internazionale contro l’omofobia. Indubbiamente essa merita apprezzamento critico e difesa, soprattutto in Italia, paese oscurantista e poco sensibile ad offrire tutela legislativa ed economica alle fasce più deboli ed emarginate del sistema, mai come in quest’attuale fase storica e sociale. Tuttavia ufficializzare formalmente il 17 Maggio come momento di riflessione, solidarietà e critica contro le discriminazioni sessuali non può bastare, se non accompagnato dall’avvio di politiche concrete atte a realizzare una sostanziale eguaglianza tra gli individui. (more…)

Sfida sul contratto nazionale di lavoro

di Greta Marraffa

Lo scorso martedì 11 Maggio, presso l’aula Aldo moro dell’università di Bari, si è svolto il seminario intitolato “La FIAT e dopo: quale futuro per le relazioni industriali?” Il dibattito ha visto protagoniste le due forze contrapposte, rappresentate, da una parte, dalla figura di Giorgio Airaudo, componente della segreteria nazionale della FIOM e responsabile del settore autoveicolo dell’organizzazione e, dall’altra, da Roberto Santarelli, direttore generale di FEDERMECCANICA. E’ stato un confronto/scontro vivo, ma non troppo conflittuale, moderato dalla docente di diritto del lavoro dell’Università di Bari, Lauralba Bellardi, già componente della commissione di studi presieduta da Gino Giugni che nel 1970 elaborò il testo dello Statuto dei Lavoratori. (more…)

di Salvatore Romeo (’84)

Ha destato scalpore e persino scandalo la recente vicenda dello “scambio di favori” fra ILVA e Chiesa di Taranto. Se la prima ha finanziato – come d’altra parte fa da diversi anni – le celebrazioni di San Cataldo, l’altra ha ricambiato conferendo il “Cataldus d’argento” a Girolamo Archinà, attuale responsabile dei rapporti istituzionali dell’azienda per la regione Puglia. Eppure questo simpatico do ut des non avrebbe dovuto meravigliare più di tanto. Risale a poco più di un anno fa il contributo che ILVA ha elargito alla parrocchia Gesù Divin Lavoratore per il rifacimento della parte esterna della chiesa. In quell’occasione sia il parroco, Padre Angelo Catapano, sia lo stesso vescovo spesero – com’era normale che fosse – parole di estrema gratitudine nei confronti dell’azienda – Catapano, fra l’altro, è attualmente cappellano di fabbrica del siderurgico. Quest’ultima, d’altra parte, nel comunicato stampa diramato per l’occasione tenne a sottolineare che “i parrocchiani, circa 6 mila, sono in prevalenza lavoratori ILVA, che negli anni di espansione del siderurgico si sono stabilizzati al quartiere Tamburi.” La costruzione della Gesù Divin Lavoratore – soggiunge il comunicato – è infatti iniziata nel 1967 e conclusa solo alla fine degli anni ’60. Questa breve nota ha in realtà grande valore per almeno due ragioni: ci dice quanto antico sia il rapporto fra Chiesa e grande industria (siderurgica) e quale funzione esso abbia svolto e continui a svolgere. (more…)

di Serena Mancini

Si è svolto anche quest’anno, dal 12 al 16 maggio a Torino, il celebre Salone internazionale del libro, importante vetrina culturale per piccoli e grandi editori. Un’immensa biblioteca organizzata in quattro padiglioni del Lingotto su di una superficie di 51.000 metri quadri, ha accolto in cinque giornate appassionati lettori provenienti da tutto il mondo. Il Salone del libro 2011, giunto alla sua XXIV edizione e promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, istituzione costituita dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dalla Città di Torino e sovvenzionato da sponsor privati, è stato caratterizzato da un ricco programma di appuntamenti, convegni e spettacoli di ogni tipo. (more…)

“Il PIL ti salva la vita”

di Roberto Polidori

Mi piace citare Stefano Perri, professore ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Macerata :«Scriveva Keynes, nelle Conseguenze economiche della pace, che il processo di formazione del capitalismo industriale si è fondato su un “doppio inganno”. Da una parte i lavoratori si appropriavano di una piccola parte della torta che avevano contribuito a produrre, mentre i capitalisti ne ricevevano “la miglior parte”, con la tacita condizione di non consumarla ma di destinarla prevalentemente all’accumulazione di capitale». L’accumulazione di capitale avrebbe dovuto garantire gli investimenti produttivi capaci di impegnare altro lavoro; la maggiore produttività del lavoro avrebbe remunerato maggiormente il lavoro. C’è tanta gente che racconta panzane – ce le racconta da più di qualche decennio – e che si nasconde dietro la presunta “scientificità” delle teorie economiche utilizzate. Ritengo che nascondersi dietro la dichiarata affidabilità matematica dei tecnocrati dell’economia è molto comodo perché vuol dire dirottare chi vorrebbe interessarsi della materia sulla lettura di articoli e testi non economici, con la scusa che “i meccanismi che stanno sotto” le decisioni di politica economica sono di difficilissima comprensione e quindi roba da tecnici. Una concezione alquanto elitaria di chi ha qualcosa da nascondere e, mi si consenta, di una vigliaccheria unica.

(more…)