di Vincenzo Perrone e Fabiana Tacente

Non è mai facile parlare di un proprio lavoro senza cadere nell’autocelebrazione, quindi ci auguriamo che il lettore voglia perdonarci se eccediamo, vista la passione e l’impegno che ci ha portati ad essere sceneggiatori e produttori esecutivi di questo film. Fatta questa doverosa premessa, partiamo col dire che “The Summit” è un progetto nato dall’idea del regista Franco Fracassi (inviato al G8 di Genova del 20-21 luglio 2001 per l’agenzia stampa Apicom) e che abbiamo subito sposato con entusiasmo. Abbiamo conosciuto Fracassi durante le lezioni di un master in giornalismo, vinto grazie alla borsa di studio dei “Bollenti Spiriti” erogata dalla regione Puglia. (more…)

di Domenico Cinquegrana

Quando si entra in una casa in realtà si scopre un mondo sconosciuto. Oggetti, volti, storie diverse, a volte felici, spesso difficili. Assumere il ruolo di rilevatore ISTAT, seppur per pochi mesi, sta rappresentando un’esperienza che, quando presentai domanda, non avrei potuto descrivere. All’uscita della graduatoria finale risultai non selezionato. Poi molti colleghi rinunciarono e dal Comune arrivò la telefonata per la firma del contratto.
Da ultimo nella selezione mi fu affidata una zona che a detta di molti non risultava essere facile. Il “Bronx” per gli amici, la “Casbah” per altri. Via Giusti, via Capecelatro, parte di via Fratelli Mellone, zone della città molto vicine al centro ma troppo lontane dalla Taranto che governa.
Fui condizionato dai giudizi esterni. E del resto le prime rilevazioni sul campo non furono molto produttive. Alcuni portoni rotti, cassette della posta distrutte e citofoni dati alle fiamme.
“Signora, sono del Comune. Mi apre la porta?”. E giù con gli insulti. (more…)

di Serena Mancini

“I soldi non fanno la felicità ma contribuiscono a realizzarla”- sembra questo il motto appropriato per descrivere la condizione di molti immigrati spesso giunti in Italia per realizzare i propri sogni. Oltre ad essere indispensabile per l’acquisto di beni di prima necessità, il denaro è necessario per definire l’identità sociale di ciascuno di loro, in un contesto in cui essi appaiono sempre più invisibili agli occhi dei “bianchi”.
Ibra è un ragazzo ghanese residente in Italia da circa quattro anni. Come molti suoi connazionali è sbarcato a Lampedusa, dove è rimasto per pochi giorni prima di essere mandato a Catanzaro. Nonostante la giovane età ha già alle spalle un curriculum lavorativo di tutto rispetto, che lo ha visto impegnato in diversi tipi di mansioni. Quando l’ho conosciuto Ibra era a Taranto e aveva iniziato a seguire alcune lezioni di italiano per tentare di integrarsi meglio nel contesto cittadino. Da subito sono rimasta colpita dalla sua intelligenza, dal suo forte interesse per il paese di adozione e soprattutto dall’entusiasmo che mostrava nell’approcciarsi alla nostra cultura. La sua storia mi ha molto affascinata, sebbene si fosse rivelata a tratti confusa a causa di ovvie incomprensioni linguistiche. (more…)

Nella valle che resiste

di Gabriele Simmini

“Bravi ragazzi, bravi”- sussurra con un mezzo sorriso un ciclista valligiano ad un gruppo di giovani venuti dall’Emilia Romagna – “noi siamo vecchi e logori ed abbiamo bisogno di voi. Grazie per questa lunga marcia e grazie per quella del 3 Luglio. Insieme si lotta e si vince.” (more…)

di Vincenzo Vestita

Lavoro in fabbrica da oramai quasi 11 anni. Può sembrare un tempo relativamente breve, ma in realtà è una vera e propria era geologica per quello che riguarda il “lavoro” nel suo senso più esteso. Passato sotto le forche caudine del “contratto formazione lavoro” dei primi due anni, la conferma a tempo indeterminato ha rappresentato per me, come per tutti i miei colleghi di lavoro sottoposti alla medesima “prova”, una liberazione non indifferente. (more…)

Taranto capitale di un mondo in crisi

di Roberto Polidori

“Io sono con il popolo greco”: molti frequentatori di Facebook (me incluso), hanno utilizzato come immagine questo slogan sovrimpresso sul disegno del Partenone e sulla bandiera greca. E’ una forma di solidarietà nei confronti di chi (il popolo greco, appunto) risulta essere il capro espiatorio di un insieme di politiche economiche e finanziarie comunitarie non certo fallite per l’eccesso di “debito pubblico” (cioè per l’eccesso di intervento statale) quanto per l’eccesso di indebitamento privato che, nell’arco di 30 anni, ha sostituito il potere d’acquisto delle classi medie fatto di salari decrescenti. (more…)

di Gaetano De Monte

Il 22 febbraio di ogni anno un intero quartiere di Roma, il Tufello – zona del IV Municipio, periferia nord della Capitale, incastonata nel triangolo compreso tra viale Jonio, via delle Vigne Nuove, e via di Val Melaina – si stringe nel ricordo di Valerio Verbano, figlio di quello stesso rione. Il Tufello è sorto durante il fascismo: vi furono trasferiti i cittadini allontanati dal centro della città a causa degli sventramenti messi in atto dal regime per enfatizzare il carattere monumentale e rappresentativo di Roma Capitale. Un quartiere che ha accolto abitanti di modesta estrazione, costretti ad allontanarsi dal loro ambiente originario, simbolico nella sua semplicità, tanto da diventare la location scelta negli anni ’50 dal cinema neorealista per film come “Ladri di biciclette”. “Popolare e proletario” si diceva una volta, così distante dai ricchi e borghesi quartieri vicini: il Trieste-Salario, il Nomentano. (more…)

di Andrea Cazzato

Dove va il nostro Paese? Dove va l’Europa? Queste sono forse due delle domande più frequenti di questi ultimi tempi. Questo momento di crisi generalizzata, in effetti, ha risvegliato l’attenzione degli assopiti connazionali che, dopo anni di narcotizzante berlusconismo, si sono ritrovati catapultati in una nuova dimensione di discussione su tematiche davvero pregnanti.
Dopo anni di questioni di “vitale” importanza, trascorsi fra il “celodurismo” di stampo padano e le notti di Arcore – che hanno smosso l’indignazione della stragrande maggioranza degli italiani – si è tornati a parlare di sostanza. Con l’arrivo dell’esecutivo Monti la musica è cambiata, non c’è che dire. Se prima l’attacco a determinati valori era stato portato da quel coacervo di macchiette, e quindi perdeva, già in partenza, qualsiasi credibilità nella cittadinanza meno dormiente, ora la controffensiva parte da un gruppo di stimati tecnici, che hanno fatto del rigore e della sobrietà (termini cari e ripetuti fino alla nausea dal giornalismo italiano) le loro caratteristiche principali. (more…)

di Massimiliano Martucci

I tempi si fanno sempre più stretti e tra pochi giorni inizierà una campagna elettorale che ha tutte le caratteristiche perché sia la prima di una nuova serie. Per diversi motivi. Il primo è politico: con il governo Monti gli schemi sono saltati, realizzando una coalizione che va da destra a sinistra senza soluzione di continuità, dimostrando che è possibile mettere finalmente da parte maschere e simboli e lavorare politicamente un po’ come a uno gli pare, senza il vincolo di una ideologia o di una appartenenza. (more…)

di Greta Marraffa

Incontriamo Enrico Consoli, il ventisettenne cittadino di Sava che lo scorso 3 febbraio decide di “accettare la sfida”: presentarsi alle primarie del centro-sinistra nel suo Comune sostenuto dal partito di Sinistra Ecologia e Libertà, scontrandosi, in quella che appare una battaglia politica accesa ed audace, con il trentunenne Ivano de Cataldo, presidente del movimento cittadino “Sava in movimento”. Arriva con tracolla nera, giacca di pelle e jeans, con aria tranquilla e decisa.
“Sono un folle, lo so” – così Enrico si confida, quasi arrossendo – “avevo voglia di mettermi in discussione, sono tre anni che vivo lontano dalla mia terra, una comunità che cerca discontinuità e riscatto. Sono lontano da certi luoghi e dinamiche del potere: non mi appartengono. Certi contesti sono popolati da personaggi quasi grotteschi”. (more…)