di Salvatore Romeo ’85

Questa è storia di un gioco d’azzardo; una partita a poker per la precisione. Già perché indipendentemente dalle somme poste in palio, la vittoria è rilegata (con buona pace dei “pokeristi”) a un’ingente dose di fortuna. Ma a vincere, come spesso capita nella vita, non è sempre chi ha le “carte migliori”: nel poker infatti utilizzando particolari strategie e una sapiente gestione delle “puntate”, i giocatori più bravi riescono a vincere “mani” fallimentari dal punto di vista della qualità delle carte in mano. E’ il tipico concetto del “bluff”: millantare (o meglio far presuppore agli avversari) un elevato punteggio delle proprie carte, inducendo così gli avversari ad arrendersi, evitando così di disperdere un’elevata quantità di denaro. Ma a volte, per fortuna o per scaltrezza dell’avversario, (o per poca bravura di chi lo propone) il bluff non riesce. Qui riparte la nostra storia.

Una nave petroliera (l’Enrica Lexie), civile impegnata in una “missione” trans-oceanica , dei “pirati”, due marinai della marina italiana, due pescatori, due omicidi. Sembrano gli ingredienti di uno squallido film americano dei primi anni novanta, ma sono gli attori inconsci di una delle più brutte avventure di cui l’Italia può poco orgogliosamente fregiarsi. La storia è ben nota a tutti. I risvolti ancora da chiarire. La questione principale e più spinosa riguarda il luogo dell’uccisione dei due innocenti pescatori: acque internazionali sì, acque internazionali no? (more…)

di Pietro Rizzi

Avete mai riflettuto sul vero significato della Settimana Santa Tarantina? Cosa sono per voi i “Misteri”? E soprattutto, perché vi riversate per le strade durante i giorni della processione?
A queste domande molti di voi risponderebbero con la semplice parola: “tradizione”. Troppo semplice però la suddetta giustificazione secondo la quale, l’atto del partecipare ad un asta e accaparrarsi Gesù Morto, l’Addolorata o il Crocifisso da portare sulle spalle i giorni della processione, sia semplice tradizione.
So benissimo che parte di quei tarantini integralisti, mentre leggono le righe di questo articolo, staranno pensando che io sia un perfetto imbecille. Me lo sarei aspettato e non ne rimarrei sorpreso. Ma a volte dire le cose come stanno e chiamarle con il loro vero nome può ritornare utile. A tutti.

E’ da tempo che medito su queste domande, forse anni. Ma solo adesso mi sono reso conto che è giunto il momento di esternare tutte le mie perplessità, da semplice persona appartenente alla comunità tarantina.
Premetto che per quanto possa essere bello vedere tanta gente che affolla le strade nelle giornate della processione, (anche se mi piacerebbe vedere la stessa affluenza anche in altre occasioni, per esempio quando si manifesta per questioni un po’ meno “spirituali”, oppure quando trenta ragazzi provenienti dal Nord Africa rimangono senza un tetto sotto il quale dormire), rimango stupito dal fanatismo e dall‘integralismo religioso che ne viene fuori. (more…)

di Andrea Cazzato

Diciamocela tutta: i pipponi anti-berlusconiani ci mancavano troppo. Le due settimane serrate contro il Movimento Cinque Stelle e i suoi testimoni di Grillo ci hanno fatto dimenticare lo sport preferito dai molti tifosi che la “sinistra” (ricordandovi che Pd e accoliti si chiamano così per autodefinizione e tradizione, non per vera appartenenza) si è trovata in casa dopo vent’anni di vuoto politico e ideale: l’attacco a testa bassa a Berlusconi e consociati.

Chiuso il capitolo elezioni, si riapre il solito tran tran in salsa italica: Silvio e i magistrati comunisti, i medici nazisti, le malattie riscoperte spolverando l’enciclopedia medica, copiando lemmi a caso (grazie Crozza). Ma c’è una novità in tutto questo, un diversivo alla noia di questa politica priva di qualsiasi ideale sociale: la marcia dei deputati del Pdl. Appena letta la notizia, non ho resistito all’istinto di scoppiare in una fragorosa risata interiore. Ho immaginato in un viaggio mentale misto a fantasia infantile, il disgusto provato da esemplari di questo calibro passando davanti ad un senzatetto, nel frattempo intento a elemosinare qualche spicciolo per mangiare qualcosa: “Allora Gianfy sono questi i poveri?!? Mamma che impressione!”. Lontani i tempi della lotta di classe quindi; si è passati a piè pari alla lotta “con” classe, quella fatta con le pellicce, i lifting e gli occhiali all’ultimo grido. Fortunatamente hanno finito giusto in tempo per l’aperitivo, poi in serata tutti al Hollywood (noto locale per tamarretti milanesi) che il Papi ha organizzato la festa con lo champagnino. (more…)

di Scola à Paste

Cià uagnù, avite viste ca tenime u Papa nueve? Nò site cunténte? Eeeeeeee!!!!! Pa-pa, Pa-pa, Pa-pa!!!!
Salve a tutti, finalmente abbiamo il nostro Papa. Sono contentissimo! W il Papa Re!

Premette ca me avesse piaciute ca se fosse chiàmate Peppìne. Vabò pure Frangische me stè bbuène.U Papa nueve avéne da luntàne. L’hà ditte jidde l’otre giurne, quanne s’ha affacciàte d’ò balcone de Chiazz San Petre a Pizze. (more…)

di Mara Pavone

In questo periodo – soprattutto in seguito alla diffusione della notizia sulla possibile chiusura dei corsi di laurea del Politecnico da un lato, e la chiusura certa delle triennali di operatore dei servizi giuridici e di scienze della comunicazione e dall’animazione socio-culturale dal’altro – si sentono le teorie più assurde sul perché il Polo Jonico stia “perdendo pezzi” in questo modo. Qualcuno è arrivato ad affermare che i corsi stanno chiudendo perché gli enti locali “non ci stanno mettendo i soldi”. (more…)

Una modesta proposta

di Cosimo Spada

Giovedì sera di due settimane fa eravamo in macchina io, Domenico e tutto lo sporco impossibile di quella macchina che prima o poi dovrò lavare. Si parlava di vecchie cariatidi della musica e non solo. Ad un certo punto mi è uscita la seguente frase: “La morte è un lusso che non tutti si possono permettere”.
Prendete ad esempio Vasco Rossi: ora, io mica gli auguro la morte, ma non era forse meglio lasciare questo mondo al massimo del proprio successo, (more…)