di Roberto Polidori

Lo tsunami economico che colpisce la Provincia di Taranto può agevolmente essere letto attraverso le statistiche sugli strumenti monetari forniti periodicamente da Bankitalia. Queste statistiche decretano che i cittadini e gli imprenditori della Provincia di Taranto hanno le maggiori difficoltà nel farsi prestare soldi e nel restituirli utilizzando i canali di approvvigionamento leciti: in Italia stanno peggio (di pochissimo) solo i residenti delle Provincie di Potenza, Matera e l’Aquila.

Quando si parla di contrazione del credito e di riduzione dei finanziamenti concessi alle imprese si parla di banche; in altri termini si parla della cinghia di trasmissione di stimoli monetari e fiscali (se esistono) all’economia reale. Se, per motivi esterni o endogeni, questa cinghia di trasmissione non funziona bene, il sistema economico soffre e, a lungo andare, collassa. Una crisi di liquidità delle banche implica sempre una riduzione di concessione di credito e ciò determina un effetto collaterale gravissimo: soffrono anche le imprese finanziariamente e contabilmente sane che, quindi, cominciano a licenziare dando inizio a quell’avvitamento nefasto conosciuto bene dagli economisti. (more…)

Stan tornando i dorotei?

Il governo Monti è nato, forte di una maggioranza così ampia “da far invidia a Enver Hoxa e Kim Il Sung”. Come qualcuno ha notato sarà un governo Monti-Passera, dal momento che l’ormai ex amministratore delegato di Banca Intesa-San Paolo accentrerà alcuni dei principali ministeri “della spesa” (Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti), mentre il professore conserverà l’interim all’Economia (già di per sé un aggregato di tre ministeri: Tesoro, Finanze e Bilancio). Nonostante ciò parlare di governo “dei banchieri” o “dei poteri forti” è riduttivo. La composizione del nuovo governo sembra esprimere un’ambizione molto più elevata: costituire un’elite della borghesia italiana. Dopo anni in cui ha governato la schiuma della stessa, dirà qualcuno… (more…)

di Serena Miccoli

Si fa fatica a comprendere a fondo lo spirito che anima il Sindaco nell’esternare alcune dichiarazioni. In particolare, quel “Taranto dall’uno gennaio 2012 sarà fuori dal dissesto”, pronunciato durante l’ultima conferenza pubblica di Sds.
Non si sa se Stefàno parli così perché magari travolto dalla moda legata alla celebre profezia Maya, che vede la fine di tutto e di tutti, e, di conseguenza, anche del dissesto, nel 2012; oppure se, da buona “chioccia”, abbia solo voglia di tranquillizzare la popolazione, come le brave mammine con le “bugie bianche” e le mezze verità.
E’ la materia economica che offre, in generale, un ampio terreno di libera espressione ai politici: la difficoltà dell’argomento e il lessico, le parole difficili e strettamente legate al gergo tecnico, rendono l’economia un campo ostico alla maggior parte della gente, la quale diviene facile preda di dichiarazioni, sicuramente d’effetto, ma che spesso risultano non verificate o incomplete. (more…)

Responsabili

di Annarita Digiorgio

Diapositive sfocate quelle stampate nel giorno delle dimissioni del caimano tra le strade di quei palazzi capitolini – troppi e troppo cari, considerato che li pagano i cittadini – in cui lo Stato si consuma.
Come a quei funerali in cui le persone più affrante dal dolore scoppiano inspiegabilmente in una risata isterica e liberatoria.
Un party improvvisato e chic nell’austerity della sobrietà. La speranza impotente e urlata del coro da stadio durante i richiami alla responsabilità. E qui, tra presunti impotenti tifosi, siamo tutti colpevoli responsabili. (more…)

di Remo Pezzuto

Dal 2008 noi studenti siamo stati la principale opposizione al governo Berlusconi, manifestando contro un processo di smantellamento della scuola e dell’università che non ha eguali in Europa e nel mondo. La legge 133 del 2008 ha portato gli investimenti in formazione e ricerca in rapporto al Pil del nostro paese al penultimo posto tra i paesi Ocse; e la riforma Gelmini del 2010 ha continuato su questa strada, con una svolta autoritaria nel governo degli atenei, affidati ai soli rettori e a privati di loro fiducia, con una delega in bianco sul diritto allo studio, con la divisione tra baroni privilegiati e ricercatori precari senza futuro. (more…)

Vietato sognare. La vita in un call-center

di Greta Marraffa

Esistono nel panorama normativo della materia del lavoro,delle tipologie contrattuali che assumono la denominazione di contratti para-subordinati.
L’art 61 del D.Lgs. 10 Settembre 2003, n.276 né definisce la fattispecie:sono le “collaborazioni coordinate e continuative, riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l’esecuzione dell’attività lavorativa” (more…)

Al Parlamento della Repubblica Italiana e alle forze politiche


Per un cambiamento della  politica economica in Italia ed Europa che rilanci domanda, sviluppo e occupazione


In questo difficile momento il paese ha bisogno di un governo autorevole che agisca con determinazione sia all’interno che nel quadro europeo e globale. Pur non nascondendo le gravi responsabilità che competono a buona parte della classe dirigente nazionale per non aver saputo attuare politiche che favorissero lo sviluppo del paese, la stagnazione dell’economia italiana nell’ultima decade trova la sua principale spiegazione nell’ambito del contesto macroeconomico europeo, e in particolare nell’assenza, nella costruzione dell’Unione Monetaria, di un quadro di politiche fiscali e monetarie coordinate volte alla crescita, alla piena occupazione, all’equilibrio commerciale fra gli stati membri, e a una maggiore equità distributiva nei paesi e fra i paesi. (more…)

Film mutuo. La SIAE all’attacco del web

di Serena Mancini

Se provassimo ad immaginare oggi di accendere il nostro computer e di aprire un blog, davanti a noi apparirebbe una grande finestra colorata, accompagnata da un testo e spesso da qualche video che, incuriositi, decideremmo di avviare. Inevitabilmente insieme alle immagini partirebbe anche un sottofondo musicale il cui intento dovrebbe essere quello di coinvolgerci ulteriormente. Alla fine decideremmo di condividerlo sulla nostra bacheca e di diffonderlo in rete in modo da farlo conoscere a tutti i nostri “amici”. Bene, se questo è ciò che è accaduto sino ad ottobre, d’ora in avanti non sarà più possibile. (more…)

L’unica cosa da fare*

di Emiliano Brancaccio

Nel giugno del 2010 mi feci carico di scrivere la bozza della www.letteradeglieconomisti.it contro le politiche restrittive in Europa. Sottoscritto da oltre 250 esponenti della comunità accademica, il documento si è rivelato drammaticamente profetico. Col senno di poi riscriverei in termini un po’ più articolati la sezione riguardante le cause della crisi. Tuttavia in tanti hanno rilevato che le argomentazioni di fondo e le previsioni contenute in quel testo sono state ogni giorno confermate dagli eventi successivi. (more…)

di Francesco Ferri

Sono vari ed eterogenei i criteri utilizzabili per quantificare il concetto di distanza. Provando a valutare la lontananza della Tunisia dalla nostra regione, misurandola con la frequenza e il tenore dei ragionamenti dei media ufficiali e del sistema istituzionale in tema di Maghreb, avremmo la percezione di un’area geografica collocata dall’altra parte del globo terrestre. Gli unici discorsi in materia di vicende nordafricane vengono declinati in termini di problematicità legate all’afflusso di migranti (peraltro solo indiretto e tutt’altro che problematico). (more…)