di Serena Mancini

Quando in piazza iniziano a comparire palchi e sedie, bandiere e gazebo e i muri a riempirsi di facce più o meno conosciute, allora è chiaro che le elezioni amministrative sono vicine. Nel nostro Paese i manifesti elettorali devono ricordare l’importanza di una politica cosciente del proprio assenteismo e per questo sempre disposta a riemergere nei momenti più utili. Il 15 e 16 maggio si vota anche sotto la Mole e, passeggiando per le strade di Torino, non appare dunque strano ritrovarsi immersi in un comizio o davanti ad un maxi schermo che ritragga il politicante di turno, seduto in un teatro a parlare del futuro della città. (more…)

di Luca Delton

Per riflettere sul rapporto tra i giovani e il lavoro è necessario sgombrare il campo da un primo equivoco di carattere terminologico, che non vale solo per il territorio tarantino, ma si è fatto elemento nazionale. La definizione corrente di “giovane”, che si può leggere sui vocabolari della lingua italiana, ne parla come di un “compreso tra l’età dell’adolescenza e quella della maturità”.
Questo ci aiuta a comprendere il grande equivoco generato ampliando il tempo della giovinezza ben oltre il raggiungimento dell’età matura. (more…)

di Roberto Polidori

Mentre trascrivo l’intervista concessami da Rosario Rappa, segretario provinciale della FIOM,  sono a Trieste. Dalla finestra del mio albergo è possibile scorgere il profilo imponente di una ciminiera. E’ l’impianto di Servola, che dista dalla città neanche 10 km. Mi ripiego sul computer e penso che sono destinato ad avere a che fare con la siderurgia in ogni momento della mia vita…

Segretario Rappa, qual’è la situazione degli operai metalmeccanici a Taranto?

Siamo alla “frutta” come si suole dire: abbiamo utilizzato progressivamente tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale che la legge italiana consente fino alla Cassa Integrazione in Deroga. Le nuove assunzioni, anche nel nostro settore, erano avvenute con contratti precari e, purtroppo, questi lavoratori ultimi ad essere assunti sono quelli che hanno perso il posto di lavoro con il famoso “SMS”; siamo riusciti a salvaguardare gli altri posti ed abbiamo accompagnato alla pensione gli operai con i requisiti (i prepensionamenti hanno ridotto il personale ILVA da 13.000 a 11.000 unità). L’indotto è passato da 5.800 lavoratori di fine 2007 a 2.800 lavoratori attuali in ILVA; stessa cosa in tutte le altre aziende a parte Alenia. (more…)

Poesia fra le fabbriche

di Salvatore Romeo (’85)

Per quanti sono intenti nella lettura di questo articolo, è ancora forte l’eco del concerto del “ primo maggio” in piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Quello che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe essere un tentativo di riavvicinamento delle sigle sindacali ai giovani lavoratori e non, si trasforma inevitabilmente in uno dei tanti eventi che ci allietano (?) interminabili pomeriggi domenicali.
L’ idea di un “concertone” gratuito, nasce nel 1990 con l’obiettivo di festeggiare la giornata dei lavoratori e rivendicarne la sicurezza occupazionale e salariale. (more…)

di Salvatore Romeo (’84)

Con lo stanziamento di 200 mila euro per la messa a norma della ex scuola Martellotta, la “questione Cloro Rosso” – il centro sociale che per due anni ha occupato quella struttura prima di esserne sgomberato, nel maggio 2010 – sembra essere giunta a un punto di svolta. Quella cifra andrà spesa improrogabilmente entro il 31 dicembre 2011. Le ragazze e i ragazzi che continuano ad animare il progetto Cloro finalmente hanno ottenuto quello che la Giunta gli aveva promesso ben prima dello sgombero.Ma ciononostante si mostrano cauti. Ancora alla vecchia scuola elementare che sorge al confine fra Salinella e Taranto 2 – quartieri emblematici della disgregazione urbanistica e sociale della nostra città –, non è stata infatti conferita una nuova destinazione d’uso. Fin quando non verrà formalizzato, attraverso un ulteriore passaggio politico, che quelle quattro mura dovranno ospitare un centro per le attività giovanili, tutto resterà nell’indefinito. Potrebbe anche accadere – cosa tutt’altro che inusuale dalle nostre parti – che lo stabile, ristrutturato, rimanga in balìa del tempo e della negligenza degli amministratori.

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di Antonio Anteneh Mariano

Francesco Voccoli, noto a tutti come “Ciccio”, è uno di quei personaggi che non possono passare inosservati nel panorama politico tarantino. Una delle famiglie piu’ importanti della storia antifascista e comunista che Taranto abbia mai espresso. Nipote del primo sindaco di Taranto dopo la cadute del regime, dopo una brevissima parentesi giovanile nel Pci, a differenza della tradizione familiare, ha fatto tutta la trafila nella galassia extraparlamentare della sinistra jonica. Su tutte: Quarta Internazionale, Democrazia Proletaria, fino all’adesione nel 91 al Partito della Rifondazione Comunista. (more…)

di Remo Pezzuto*

Quale sia stato il reale momento in cui il Comune di Taranto e l’Università degli Studi di Bari hanno incominciato a intravedere la possibilità di trasferire alcuni Corsi di Laurea nell’ex Convento di San Francesco, più noto come ex Caserma “Rossarol”, non ci è dato saperlo. E’ una sorta di “noumeno” kantiano da accettare senza porsi il problema, anche perché dopo tanti anni il problema ancora persiste e ancora nessuno riesce a dare una spiegazione del mancato trasferimento di questi Corsi di Laurea e degli studenti nell’imponente e storico immobile, in un ottica di rivalutazione dell’intera area di Città Vecchia. Tanti soldi pubblici e tanti fondi sono stati stanziati per il raggiungimento di questo obiettivo, che ancora non ha visto il suo traguardo e forse non lo vedrà mai. Ma è necessario ripercorre un po’ le vicende, che rasentano il grottesco e ci rappresentano una tipica storia italiana, caratterizzata da un infinito “scarica barile” tra l’amministrazione comunale e quella dell’università barese. I due enti si addossano reciprocamente colpe e responsabilità per il trasferimento non ancora realizzato, mentre proseguono le e inaugurazioni in “pompa magna”, in realtà solo di facciata.

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