Questa settimana la maggior parte dei nostri contributi sono dedicati al lavoro: sfruttato, minacciato, ricattato, precario e mortale. Dalla Fiat, ai campi, passando per l’Ilva abbiamo analizzato quella linea di confine fra diritti e prevaricazione. Ridotti i diritti, i lavoratori sono sotto scacco. Ormai si ritorna al Padrone…e tutto il resto è “sotto”.

di Andrea Cazzato

Nel mio ultimo pezzo ho parlato dell’avanzata neofascista e neonazista che, in Europa soprattutto, vive in questi anni un periodo di rifioritura. La giustificazione che ne ho fornito è quella della risposta più semplice alla crisi.

Ma poi, eccolo Marchionne, in tutta la sua grettezza, che da squallido padrone minaccia rappresaglie. Proprio questo tipo di azioni, almeno moralmente, ci ricordano gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, quando nazisti e repubblichini (i “poveri” ragazzi di Salò, come si affrettarono a dire molti revisionisti nostrani) iniziarono il massacro di migliaia e migliaia di cittadini inermi. (more…)

di Salvatore Romeo

Vi propongo un gioco, semplice e alla portata di tutti. Un gioco che si può fare a piedi, mentre si fa jogging o si sta fermi ed infreddoliti alla fermata di un bus che puntualmente ritarderà. Provate a contare quante automobili “italiane” riuscite ad individuare nella vostra quotidianità. Dovrebbero essere 3 ogni 10 automobili, più o meno il 30%. Ecco, questa è la quota del mercato nazionale della più grande industria di automobili (ma non solo) italiana: la Fiat s.p.a. . Troppo poco per una casa automobilistica che ha recentemente inglobato anche i marchi Jeep Chrysler. All’estero la situazione peggiora drasticamente: esigue le vendite dell’intero gruppo; le uniche automobili a salvarsi sono la Panda e la 500. Ma andiamo per gradi. (more…)

di Serena Miccoli

È nata il 30 Ottobre l’associazione Braccianti Uniti da un gruppo di lavoratori del settore agricolo che si sentono abbandonati dalle istituzioni e dai sindacati.

«Non sentiamo mai nei discorsi dei sindaci, dei consiglieri comunali così come regionali, la parola agricoltura – spiega Vito Vetrano, fra i responsabili dell’associazione – e se viene pronunciata è sempre una parola spesa per gli imprenditori agricoli, mai per i braccianti.» (more…)

di Rita Taccardi

La disabilità è la condizione di un individuo con ridotte capacità d’interazione sociale, incapacità di svolgere mansioni che fanno parte della vita quotidiana.

Oggi, rispetto agli anni precedenti, essere portatori di handicap comporta meno problemi, ma comunque bisogna combattere con le restrizioni mentali di qualcuno. Essere disabili non è una colpa, diventarlo può capitare a chiunque, una società CIVILE che si rispetti dovrebbe avere i mezzi necessari per garantire ai portatori di handicap una condizione sociale e una vita dignitosa. (more…)

U cazziatòn

di Gion Uèin

Uagnù ma amm’ ssùt pacce? ‘Ndà ce cazz d mùnn stè vivìm? Ma è possib’l ca stam ‘nd ù domil’e dodisc e angòr morene le cristjane sus a fatìe? A mè par cà stè turnàmm all’epoc de Pappagòn, addò a vit de nu uagnon ca fatiav, nò valèv d chiù de na paga giornalier. (more…)

Morire di lavoro all’Ilva di Taranto

di Andrea Cazzato

da Cosmopolis*.
Claudio Marsella era un operaio di 29 anni. Lavorava come locomotorista nello stabilimento Ilva di Taranto. E’ morto nelle scorse ore, schiacciato mentre agganciava un carro ferroviario, dopo aver riportato delle lesioni al torace.
Mentre il mondo politico si affanna ad analizzare i risultati delle elezioni regionali siciliane, è questo quello che accade nella nostra città, dove l’ennesima vittima del lavoro, le cosiddette morti bianche, colpisce nuovamente l’immaginario collettivo di una città spaccata. (more…)

di Cosimo Spada

Prendiamo i personaggi sotto la maschera dei supereroi, tipo Peter Parker, l’Uomo Ragno; Clark Kente, Superman, ecc. Noi sappiamo tutti che sono forti, fighi, senza paura e che a letto non falliscono mai. Eppure loro per mantenere la loro personalità segreta si mostrano come inetti, poco coraggiosi e timidi. (more…)

Salvano Sallusti e censurano il web

di Libera.tv

No al nuovo bavaglio della legge sulla diffamazione
Lo diciamo senza paura : meglio il carcere (dove tra l’altro non ci sarebbe mai andato) per Sallusti (che ha diffamanto gravemente) che il bavaglio per tutto il WEB e per l’informazione dal basso.

Approfittando della discussione in merito alla norma, forse sbagliata, che prevede il carcere per i giornalisti che diffamamano il Parlamento sta approvando, in pratica senza alcuna discussione, una legge che compromette pesantemente la libertà della rete e minaccia il giornalismo di inchiesta. (more…)