di Roberto Polidori

Porto Marghera è il polo industriale di Venezia: si tratta di una frazione  di 17.500 abitanti (in Veneto si chiama “municipalità”) caratterizzato dalla presenza di un porto industriale di notevoli dimensioni e da una impressionante varietà di industrie metalmeccaniche, siderurgiche, chimiche, energetiche, navali, aerospaziali e della meccanica di precisione. Si tratta di industrie tutte, o quasi tutte, in crisi. Ultimamente questo rione di Venezia è balzato agli onori della cronaca per merito di un Accordo di Programma per la Bonifica e la Riqualificazione Ambientale del Sito d’Interesse Nazionale di Venezia Porto Marghera ed Aree Limitrofe, firmato in data 16/04/2012 dal Ministro dell’Ambiente Clini (che è origninario di queste terre), dal Magistrato della Acque di Venezia D’Alessio, dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dal Presidente della Provincia Zaccariotto, dal Sindaco di Venezia Orsoni e dal Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Costa.  La notizia non è da poco, se si considera che a Taranto Sergio Bonelli – candidato sindaco del cartello ecologista Aria Pulita -  ha personalmente dichiarato: “A Porto Marghera lo hanno fatto”, riferendosi alle possibilità di chiusura delle attività dei siti industriali inquinanti sul nostro territorio con contestuale riconversione industriale verso attività industriali pulite e di servizi “a più alto valore aggiunto”; il tutto senza perdere neanche un posto di lavoro. (more…)

di Serena Miccoli e Andrea Cazzato

Ogni campagna elettorale per le amministrative che si rispetti, comporta un elemento imprescindibile: l’invasione, nelle cassette della posta, negli ascensori così come a terra, per strada, dei santini dei candidati consiglieri e delle brochure dei programmi dei candidati sindaco.
Numerosi grafici hanno compiuto anche quest’anno, il miracolo, rendendo più giovani, più graziosi, privi di forfora una schiera d’aspiranti “qualcuno”, il cui cognome è accompagnato da slogan scrupolosamente scritti attorno alle solite, ma sempre efficaci, parole chiave: onestà, impegno, trasparenza, ma soprattutto CAMBIAMENTO – parola particolarmente abusata.
Uno sforzo maggiore comporta invece, per i partiti, prima formulare e poi scrivere il programma da diffondere ai cittadini: quest’anno si registra una certa tendenza verso la schematizzazione. Questa economicità espressiva non sempre equivale a chiarezza e comprensibilità.
Da una parte c’è il candidato Dante Capriulo, che procedendo nell’esplicazione per aree tematiche, suggerisce attraverso locuzioni efficaci, in qualche modo, cosa e come intende fare; dall’altra c’è una rincorsa all’elencazione di parole in pieno stile Hashtags riscontrabile in candidati come Festinante.
Di questo prendiamo, ad esempio, la sezione “Cultura e politiche giovanili” del volantino. Troviamo un elenco puntato con scritto “Università – Politiche culturali – Sport – Turismo”. Poi si passa all’area tematica successiva. Evidentemente si ritiene che per il tarantino non siano necessarie ulteriori spiegazioni, magari sull’Università, anche se non è strettamente prerogativa delle politiche comunali. (more…)

di Greta Marraffa

Si è tenuto venerdì scorso, 27 Aprile, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale “Acclavio” di Taranto, il confronto tra gli 11 candidati sindaci al comune di Taranto, su un tema ben preciso: la questione ambientale.
L’iniziativa, indetta e coordinata dall’associazione “Legambiente”, in una calda giornata primaverile, ha raccolto una porzione di città ad assistere ad un evento più unico che raro.
Unica presenza femminile, l’imprenditrice Licia Bitritto Polignano, il resto… un fermento di testosteroni e virilità. Una classe di dottori, imprenditori, uomini d’affare e politicanti di professione.
All’appello mancavano il sindaco di Taranto, trattenuto da un “evento improvviso”, idem Condemi e anche il “compagno” Capriulo, di Festinante (leader del movimento politico Galaesus) e del “giovane vecchio” Di Cuia, non sono pervenute notizie: si stava per chiamare “Chi l’ha visto”.
Degno di plauso Mario Cito, che invece di improvvisare una scusa valida ha “elegantemente” rifiutato l’invito: OTTIMO!
Tra gli spalti, la tifoseria. E’ tutto pronto. Prende il microfono una delle componenti di Legambiente e attraverso un metodo simpatico ed imparziale decide di sottoporre a “sorteggio” le modalità d’intervento dei vari presenti e non. Ognuno di loro avrà due minuti. C’è un’aria strana in biblioteca, aria decisamente “consumata”. (more…)

Diaz. Cronaca di un sogno infranto

di Serena Mancini

Rabbia, indignazione e tanta sfiducia: queste le emozioni che il nuovo film di Daniele Vicari vi provocherà nell’immediato. Rabbia per quelle botte gratuite e ingiustificate, indignazione per quelle decisioni politiche prese volontariamente per infliggere torture e infine sfiducia per un organo governativo che, anziché tutelare i cittadini, si scaglia contro di loro, provocando un massacro. Diaz è una vera ferita per quanti hanno continuato a credere per anni che nel 2001 Genova fosse divisa tra buoni e cattivi. Da una parte i corpi di polizia costretti a “caricare” per garantire “ordine e disciplina” alla città ligure, dall’altra i black block, gruppi organizzati di manifestanti, dediti ad azioni di protesta violente e distruttive. A distanza di più di dieci anni però tale scenario viene rimesso in discussione. Le vicende della scuola Diaz e soprattutto quelle della caserma di Bolzaneto rivelano al mondo intero una situazione diversa da quella che i media ci hanno raccontato.
Nulla di quanto venga rappresentato appare scontato, nessuna scena del film racconta cose già dette. È come assistere ad una lezione sulla nostra storia, un ripasso sul concetto di “sospensione dei diritti civili” dell’individuo. (more…)

di Gaetano De Monte

Celebrare il 25 Aprile oggi significa comprendere, in primo luogo, che la nostra democrazia e la Costituzione sono figlie delle donne e degli uomini che hanno combattuto contro l’occupazione nazista, e contro il fascismo che la appoggiava. Che quella Costituzione entrata in vigore il 1° Gennaio 1948 continua a reggersi su dei fatti storici, la guerra di liberazione e la resistenza antifascista, che la legittimano e che sostengono dunque l’intero ordinamento. E che pertanto, se viene meno il riconoscimento della Resistenza come valore fondante crolla l’intero castello di legittimità.

Negli ultimi venti anni invece si è assistito allo sdoganamento storico e morale del neofascismo italiano. Attraverso tesi come quella degli “opposti estremismi”, finalizzate alla equiparazione, cioè a mettere sullo stesso piano partigiani e ragazzi di Salò. Ma la Resistenza è di tutti? Certo. Tranne di chi la rinnega, appunto.  E’ un patrimonio che appartiene a tutti coloro che rifiutano e rinnegano ogni forma di oppressione, di fascismo e di discriminazione. (more…)

Meno Venusiani, più Telecamere

Con impavido arditismo, in un’audace azione turbofuturista che ci ha portati a trasvolare l’aere virtuale, s’è preso d’assalto il noto sito bolscevico Siderlandia per esprimere  dal punto di vista dei camerati una viva  preoccupazione sulle prossime elezioni comunali. Il momento è grave! ARDIRE NON ORDIRE! A noi!

di Fasciolandia

L’invasione venusiana che sovente s’è stagliata nelle nostre terre è da controllare. Il timore che il valente camerata elettore del virgulto Cito ha espresso nella trasmissione Filo diretto di qualche dì addietro, non s’è fatta coraggiosa fino in fondo. Il suo giusto disprezzo per le categorie zingaresche che devastano e inondano la nostra bellissima ed orgogliosa Taranto, si macchiano di codardia. (more…)

di Vincenzo Vestita

La privatizzazione del comparto dell’acciaio italiano e del IV centro Siderurgico in particolare, passata dal controllo dell’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) all’imprenditore Fabio Arturo Riva, Amministratore Unico della RILP s.r.l., è sempre stato un argomento che a più riprese viene a galla ma su cui non è stata fatta mai molta chiarezza.
La data precisa del contratto di compravendita azionaria è il 16 Marzo 1995.  In ogni caso è utile fare un piccolo passo indietro. (more…)

Contro il sudismo*

di Alessandro Leogrande

Ci sono i sudisti e ci sono i meridionalisti. I due termini non sono affatto sinonimi. Anzi, indicano due predisposizioni mentali del tutto opposte. Il meridionalismo storico (quello di Salvemini, Dorso, Rossi-Doria…) non ha mai messo in discussione l’unità di Italia e ha sempre rifiutato i toni apocalittici, perché intimamente reazionari. Ha sempre pensato che l’analisi dei mali del Sud dovesse essere inquadrata in un progetto critico razionale, e che la soluzione dei problemi potesse venire solo all’interno di una cornice democratica e nazionale. (more…)

di Giovanni Vianello

Quando i cittadini attivisti della provincia di Foggia, che perseguono la strategia “Rifiuti Zero” cercando di informare le popolazioni e le amministrazioni locali dei vantaggi di questa strategia politica e contemporaneamente contro-informando sui rischi e sui danni che gli inceneritori provocano, mi avevano segnalato di un ennesimo inceneritore sul nostro territorio jonico, stentavo a crederci. (more…)

di Massimiliano Martucci

Parlare di campagna elettorale in campagna elettorale è un rischio perché, anche non volendo, ogni parola scritta o pronunciata può essere strumentalizzata. Eppure ci vorrebbe un’analisi accurata di come la campagna elettorale, come strategia di comunicazione invasiva e pervasiva, entri di forza nelle vite dei cittadini anche se questi non vogliono, cioè di come si è quasi costretti a subire la martellante pubblicità che si fanno i candidati. Basta prendere un pomeriggio di una domenica di fine aprile a Martina Franca, comune al voto, e ci si rende conto che forse scampo davvero non c’è. Si scende di casa e davanti allo spazio dedicato ai manifesti c’è un furgone ricoperto di manifesti parcheggiato lì davanti. (more…)