Meno Venusiani, più Telecamere

Con impavido arditismo, in un’audace azione turbofuturista che ci ha portati a trasvolare l’aere virtuale, s’è preso d’assalto il noto sito bolscevico Siderlandia per esprimere  dal punto di vista dei camerati una viva  preoccupazione sulle prossime elezioni comunali. Il momento è grave! ARDIRE NON ORDIRE! A noi!

di Fasciolandia

L’invasione venusiana che sovente s’è stagliata nelle nostre terre è da controllare. Il timore che il valente camerata elettore del virgulto Cito ha espresso nella trasmissione Filo diretto di qualche dì addietro, non s’è fatta coraggiosa fino in fondo. Il suo giusto disprezzo per le categorie zingaresche che devastano e inondano la nostra bellissima ed orgogliosa Taranto, si macchiano di codardia. Cosa hanno in più gli zingari delle moltitudini venusiane che infestano gli angoli ridenti della nostra città? Girar per le strade e denotar quanto extraterrestrismo è presente. Nessun s’accorge del marciume che codesti esseri venuti da altri lidi, lontani dal nostro luogo patrio, spargono? Nessun s’avvede del clamore nell’occhio del pargolo che s’è visto togliere la biglia dal dispettoso alieno? Più coraggio, per diana. Non siam qui a colonizzar scatoloni di sabbia. Siam certi, che, la violenza del popolo venusiano, si scatenerà dopo che ci avran resi inermi. Combattiamo camerata Cito, rivoltiamoci contro questo futuro che s’annuncia grigio.
O forse vuoi tu, giovane Mario, che i voti dei camerati che fino ad oggi hanno prodemente sostenuto il tuo augusto genitore contro le trame del complotto pluto-giudo-masso-comu-toto-sisal-stefanista virino alla volta di altri e ben più fulgidi lidi? Non credere, imberbe Giancarlide, che a te fedeltà indiscussa sia data. Uno è il Duce! Tu, erede, sei al più il suo tonno! E allora bada di addivenir a più maschie intenzioni, ché la perfida Albione ordisce di scaricar sul patrio sacro suolo orde di negri dalle galere abissine fuggiti. Come, non rammenti?! E’ già un anno che il maresciallo di Terra Ionica, l’ardente Matacchiera, diramò dispaccio denunciando il flagello!
Ed egli, provetto Guglielmo Wallace (dal noto pastone del cinematografo Braveheart) di stirpe italica, ora ha pensato che prevenire è meglio che curare. Bravo, bravissimo. Sicchè s’è pensato di ingrassare qualche vacca magra di industria di videocamera da sorveglianza? S’è pensato bene. Dobbiamo poter controllare che la vita dei nostri piccoli figli della lupa sia colma di giuoia e di sicurezza. Non ti curar ordunque, erculeo Fabio dall’emivolto dipinto, di chi ti dice che sembra di stare al Grande Fratello…non ti par che quando s’aprono le iscrizioni a codella trasmissionucola vi sia una folla oceanica pronta a parteciparvi? Ce ne frega se qualche moncherino bolscevico, che pur ti porti appresso nel calderone ambientale che ti sei costruito per vincere, avrà da ridire. Essi sono come la zavorra che i vascelli devono portar seco per fare massa… ma quando giunti che sono in mare aperto li gettano nell’abisso. Carne da macello! Quell’usignuolo di Mietta ha ragione ad applaudirti e noi ci uniamo al coro.
E allora tu, silente Mario, vuoi forse che le legioni dei camerati acclamino il superbo Fabio loro unico Duce? Vuoi che a lui consegniamo il littoriale scolpito da Giancarlo? Bada Mario, che dalle intrepide fila già una voce si spande…
Ce ne freghiamo della galera, Matacchiera trionferà!