Signor sindaco, ma di quali giovani parla?

Non bastavano in questi giorni le dichiarazioni del viceministro Martone e il suo appellativo nei nostri confronti di “sfigati”. Oppure l’intenzione del Governo di abolire il valore legale del titolo di studio – sulla quale però ha intelligentemente fatto marcia indietro –, che avrebbe fatto contare ancora di meno nella società il ruolo e le competenze che ognuno di noi si costruisce con il proprio percorso di studi. Ci si mette anche il Sindaco di Taranto, Ezio Stefano, a sminuire le studentesse e gli studenti che in tutti questi anni hanno lottato per il loro futuro e per affermare il loro presente, anche nella nostra (se pur assopita) città. (more…)

di Gaetano De Monte

Comprendere quel grande processo di trasformazione democratica che fu avviato nell’Italia, soprattutto meridionale, a partire dal dopoguerra significa far riferimento ad un mutamento storico che fu possibile anche e soprattutto attraverso le lotte. Nelle campagne. Ma anche quelle nelle fabbriche e nelle città. Conflitti che sono divenuti poi condizione fondamentale dei progressi realizzati dall’Italia repubblicana, malgrado le crisi, i mutamenti, le difficoltà, le sfasature che in certi momenti si sono verificate tra le lotte rivendicative degli operai settentrionali e le esigenze di masse di disoccupati e sottoccupati del Mezzogiorno. Conflitti – sia quelli nelle campagne che quelli nelle città – che hanno portato alla costruzione di un legame tra le forze riformatrici che avrebbe finito col rafforzare l’unità politica e sociale dell’Italia, la sua capacità di resistere alle offensive antidemocratiche, ai pericoli di stasi e di degenerazione, alle spinte corporative che erano presenti all’interno delle stesse classi lavoratrici. Oggi invece l’accusa principale che viene rivolta agli agricoltori, ai pescatori, agli autotrasportatori e alle altre categorie produttive che stanno protestando contro le liberalizzazioni del governo Monti, è di corporativismo. (more…)

Morire “stefaniani”?

di Salvatore Romeo (’84)

I giochi sembrano essersi chiusi. Dopo Michele Emiliano, presidente regionale del PD, anche Nichi Vendola – e con lui tutta SEL – “blinda” Ezio Stefàno come candidato unico del centro-sinistra alle prossime amministrative a Taranto. Intanto uno dei principali concorrenti, Michele Pelillo, abbandona i toni battaglieri di qualche settimana fa e dichiara di essere ancora disposto a fare le primarie, ma se non ci saranno poco male: lui ha “la coscienza apposto”. (more…)

L’insostenibile situazione dei migranti

di Enzo Pilò*

Dal giugno dello scorso anno sono presenti sul territorio italiano circa 25.000 persone sfuggite alla guerra in Libia. Di queste, circa tremila (compresi i richiedenti nei CARA) sono presenti sul territorio pugliese in seguito alla distribuzione concordata con i vari decreti dell’OPCM per l’emergenza Nord Africa, e poco più di 400 sono ospitati sul territorio tarantino in varie strutture alberghiere. (more…)

di Roberto Polidori

Lo scenario. Il candidato sindaco sostenuto da SEL a Taranto è Ezio Stefano: Nichi Vendola ha deciso. Per comprendere le motivazioni di questa candidatura “calata dall’alto” è necessario inquadrare brevemente la decisione alla luce di ciò che accade a livello nazionale e regionale, poiché Nichi è Presidente della Regione Puglia ma anche Presidente Nazionale di SEL.
L’appoggio “a tempo” di Vendola al governo Monti era subordinata all’attuazione immediata di tre azioni facili facili: patrimoniale, abbattimento delle spese militari, modifica della legge elettorale e successive dimissioni dell’esecutivo. Evidentemente azioni non così facili per il governo Monti, come preannunciato dai più “pessimisti”. (more…)

di Serena Mancini

Nel giorno della memoria sono diverse le iniziative organizzate per “non dimenticare” le atrocità del regime nazista. Ho sempre ritenuto che questa data fosse fondamentale perché capace di concentrare l’attenzione su una porzione di storia che altrimenti rischierebbe di essere trascurata. Parlare di ricordo però è probabilmente inopportuno perché nessuno di noi ha conosciuto l’esperienza dei campi.
Certo, informarsi su quanto accaduto è utile per conoscere la storia, ma di fronte ai racconti dei superstiti la piena consapevolezza dei fatti resta legata al tempo della narrazione. Per questa ragione era da tempo che desideravo partecipare al treno della memoria, un viaggio organizzato dall’associazione “Terra del fuoco” per vedere i luoghi più significativi dello sterminio. Si tratta di un’esperienza molto interessante e impegnativa, che vede protagonisti gli studenti delle scuole superiori (e a volte anche quelli universitari) di alcune regioni italiane. (more…)

Più forti del dolore

“La mia città è in rovine…
E ora con queste mani
con queste mai
con queste mani
io prego il Signore
Prego il Signore per avere fede
Prego il Signore per avere forza
Forza! Forza! Forza!
Forza risolleviamoci!” (Bruce Springsteen, My city of ruins)

Non tutte le morti sono uguali. Diverso è il modo di percepirle ed elaborarle. La morte, per gli uomini, non è mai stato il fatto bruto del non esistere più: è sempre stata caricata di contenuti simbolici talvolta fortissimi la morte. Questo è successo nel caso di Claudio Morabito. (more…)

Sognavi ad occhi aperti…

di Greta Marraffa

Anima Fragile…
Cosa nascondevi dietro quell’aria rude e arrabbiata? Impetuoso e ribelle, in silenzio non riuscivi a stare.
La tua fragilità non sapevi nasconderla, le tue “incoerenze “neppure. Eri un’anima sensibile, amavi affrontare la vita in modo passionale.
Eri calore, gioia, luce e vitalità, eri sangue bollente, eri palpito accelerato, eri acqua fredda: eri speciale.
Sapevi unire ed includere tutti, non facendo distinzioni, eri ovunque, eri un simbolo.
Rappresentavi tanti cuori persi e smarriti in questa città grigia e dormiente. (more…)

di Massimiliano Martucci

C’era una sorta di rassegnazione nelle fila di persone per procurarsi il carburante in questi giorni di blocco totale provocato dai tir. Una fila di persone che accettava con dignitoso silenzio gli accadimenti, i minuti in fila per procurarsi qualche litro di gasolio per lavorare. Un silenzio che sembra avere radici più che nell’accettazione di una condizione, nella condivisione dell’azione portata avanti dagli autotrasportatori. (more…)

Zombie, ignoranti e casi clinici

di Andrea Cazzato

In questi tempi di forconi, di qualunquismi, di tecnici, non è possibile non dare un’occhiata alla varia umanità che sta fiorendo nel nostro Paese.
Pur creando notevoli scompensi nelle varie associazioni di intoccabili, le riforme che l’attuale governo Monti sta portando avanti, suggellate da gran colpi di teatro (Cortina insegna), non stanno attirando i favori di molti. Seppure le “caste nobiliari” italiane si vedono togliere alcuni privilegi in nome dello sfrenato liberismo del professore varesotto, anche altri, meno fortunati e meno “nobiliari” però, si vedono ridurre semplici diritti. (more…)