Il cetriolo è servito

Domenica ricca di emozioni come poche questo 4 dicembre. No, non si tratta di risultati calcistici improvvisamente ribaltati dalla prodezza di questo o quel campione, ma alla partita più importante che il nostro paese stia giocando in questo momento: quella della manovra economica. Prima emozione: sorpresa. Sinceramente mai avrei pensato di dover ringraziare Michele Emiliano e la sua ossessione per i social network. Oggi in qualche modo tale atto gli è dovuto. Grazie ai “tweet” del sindaco di Bari siamo riusciti a sapere quasi in tempo reale con la riunione fra governo ed enti locali e con qualche ora di anticipo rispetto alla loro esposizione pubblica i dettagli della prima operazione di bilancio del governo Monti. Emiliano è stato anche molto chiaro sul contenuto politico della stessa: “bisognerebbe alzarsi e andar via; qui tutto è deciso”. (more…)

di Remo Pezzuto

Ancor prima del nostro insediamento in Città Vecchia, nell’ormai tanto citato ex Convento San Francesco, tutti sapevamo che il volto di quello che fu il fulcro della vita culturale della Magna Grecia – e che dovrebbe essere il centro del sapere del Polo Universitario Jonico – sarebbe cambiato e sicuramente migliorato. Sono stato io stesso fra i capofila della schiera di folli menti di studenti, docenti e ricercatori che, in controtendenza rispetto alla classe politica tarantina – impegnata nel frattempo ad allargare la città con “varianti” e la periferizzazione delle sedi universitarie –, ha scommesso nella ripopolazione del centro storico e del meraviglioso sito. (more…)

di Roberto Polidori


Sergio Cesaratto è ordinario di Economia Politica presso l’Università di Siena ed e’ uno degli esponenti di spicco della scuola economica eterodossa italiana. E’ stato relatore nel seminario sulla crisi tenuto presso la Facoltà di Economia di Taranto e organizzato da Link Taranto, Siderlandia, Fisac CGIL Taranto e Fisac CGIL Puglia (vedi il video). Nella chiacchierata fatta dopo il seminario il professore ci parla delle sue paure sulla tenuta dell’euro, dell’ipocrisia della classe dirigente tedesca ed italiana, del pericolo di tensioni geopolitiche collegate alla crisi e della possibilità di un berlusconismo di ritorno dovuto ai sacrifici “necessari”.

Prof. Cesaratto, Lei ha tenuto una lezione di macroeconomia alla Facoltà di Economia di Taranto: durante questa lezione ha dipinto una situazione generale dell’area Euro a tinte fosche. Cosa succede ?

Apro il sole 24 ore stamane [Sabato 03 Dicembre 2011, ndr.] e leggo:”Merkel stringe i tempi; unione fiscale vicina ; decisivo il ruolo della Bce”. Sembrerebbe uno scambio di qualche tipo tra un intervento della BCE per placare la speculazione e un sorta di dittatura da parte della Germania sui bilanci degli altri paesi europei; le idee non sono ancora chiare. (more…)

di Serena Mancini

Nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio l’Ilva è saltata in aria. Mentre la città festeggiava l’arrivo del nuovo anno i fuochi d’artificio hanno incorniciato la distruzione del siderurgico. Dopo aver fatto esplodere le ciminiere, i responsabili si sono dileguati a bordo di una barca a vela tra lo stupore e la gioia di chi questo momento l’aveva sempre sognato. Gli artefici dell’attentato sono di diversa nazionalità: oltre ai due tarantini il gruppo si compone di un palestinese, un francese e una greca. Questa la vicenda descritta da Giacomo Abbruzzese nel cortometraggio Fireworks, presentato alla 29ª edizione del Torino Film festival all’interno della sezione “italiana.corti”. Il giovane regista tarantino ha voluto girare il suo ultimo lavoro nella città jonica, nella quale ha vissuto sino all’età di 19 anni, per provare ad immaginarla finalmente libera dallo stabilimento. Specializzatosi in cinema, televisione e produzione multimediale al Dams di Bologna, Abbruzzese ha già ottenuto diversi riconoscimenti tra cui il premio come miglior cortometraggio alla scorsa edizione del torino film festival per Archipel, corto interamente girato in Palestina. (more…)

di Annarita Digiorgio

Avevo detto al buon Romeo che per questa settimana avrei scritto qualcosa sull’attività politica in difesa del servizio ferroviario per la nostra provincia. Dal 12 dicembre parte la nuova offerta ferroviaria nazionale, come si legge si tratta di 267 treni in più.
Sul sito però si guardano bene dal dire che tutti questi bei treni, nuovi e veloci, sono destinati al traffico da Napoli in su. Il meridione è completamento tagliato dalla nuova offerta, o meglio, se a nord aumentano treni, servizi e velocità, a sud tagliano. Tutto. (more…)

di Mara Pavone

“Voi di LINK fate politica”. Ce lo ripetono sempre, come se fosse un difetto, qualcosa che possa ledere la routine universitaria, qualcosa che si dovrebbe evitare.

La “politica” all’interno delle facoltà tarantine è un tabù, e questo è abbastanza risaputo. Se siete dell’idea che agli studenti bisogna parlare delle riforme e dei provvedimenti che li riguardano da vicino, e nel farlo criticate aspramente determinate scelte, potete stare certi che nel momento in cui vi impegnerete a mettere in pratica questa idea più di qualcuno storcerà il naso; poi poco importa se il provvedimento o la riforma di cui si parla danneggerà (o ha già danneggiato) il “Polo Universitario Jonico”, la cui autonomia oggi è a rischio a causa di quella riforma Gelmini da pochi discussa, e da molti non conosciuta, all’interno delle nostre facoltà. (more…)

di Francesco Ferri

Negli istanti nei quali un pensiero strano o insolito si insinua nel nostro vissuto e nel nostro mondo delle idee, la mente immediatamente lo riarticola, provando a formularlo in maniera differente, nella speranza di aver letto, sentito o compreso in maniera errata. Quasi mai il tentativo di donare compatibilità a qualcosa che irrimediabilmente è diverso dal tracciato logico che ci attendevamo, ha esito positivo.
Ecco, questo sembra essere il tipo di percorso emotivo nel quale si può essere imbattuto chi ha letto la notizia Ansa delle 18.59 del 25 Novembre.
Il titolo del lancio di agenzia: “Lavoro: sit-in Confindustria e sindacati, tensione a Taranto”, avrà indubbiamente creato confusione e stordimento, generando inizialmente la speranza che l’evidente problematicità dell’accostamento di due termini (teoricamente) antitetici fosse causato da una virgola posta male, o da una battitura infelice. (more…)

di Serena Miccoli

Qualche domenica fa, ad una trasmissione su un’emittente locale il dott. Marcello Bellacicco, illustrava, fra le tante attrattive del territorio jonico tarantino, la possibilità del volo, che permette di godere, attraverso velivoli ultraleggeri, della visione di luoghi incantevoli come la Salina, o di meravigliarsi dinanzi alla bellezza della scacchiera meticolosamente creata dai contadini sulla nostra terra. Mentre il dottore procedeva con la descrizione di quella parte di Taranto vista dall’alto, affiorava alla mia mente un’altra immagine, quella di una Taranto vista da quote superiori, da un volo Brindisi-Roma: i due mari, le due piccole isole, la città vecchia. (more…)

di Massimiliano Martucci

In principio è lo ius soli, ovvero il principio di legge secondo il quale la cittadinanza del neonato è della terra in cui viene alla luce. La proposta della cittadinanza arriva diritta diritta da una campagna di sensibilizzazione che si chiama “L’Italia sono anch’io” ed è promossa da tanti enti, anche di natura trasversale, che sono particolarmente sensibili all’argomento dei diritti di cittadinanza. La campagna diviene ufficiale a fine settembre, si fanno i banchetti in giro per l”Italia, finché quel buontempone di Napolitano non ha l’ardire di pronunciare in un discorso pubblico il suo accordo con la proposta. (more…)

di Greta Marraffa

Spesso, quando si discute della “questione di genere”, si è soliti decostruirla attraverso considerazioni alterate, che rintracciano come massima espressione di emancipazione i canoni o gli stereotipi proposti dai modelli occidentali che tendono ad essere universalizzati.
L’occidente, ossessionato dalla sua cultura identitaria, tenta di esportarla in tutto il mondo, considerandosi erroneamente e presuntuosamente fautore e promotore di processi di libertà,cambiamento e civilizzazione.
La stessa globalizzazione, complice di processi di omologazione, contribuisce alla disintegrazione della diversità, e allo stesso tempo, allo smarrimento disastroso delle identità. (more…)