Tempo di cinema…arriva Buvisc!

di Serena Mancini

Anche a Taranto qualcosa si muove! Da qualche mese ormai ha avuto inizio una interessante rassegna cinematografica che vede coinvolti adulti e ragazzi. Si tratta di Buvisc, un progetto al quale hanno aderito diverse associazioni spinte dall’obiettivo comune di avvicinare i cittadini della provincia jonica all’arte cinematografica. Quasi ogni settimana vengono proiettati film tratti da una delle cinque rassegne organizzate nell’ambito dell’iniziativa. Abbiamo intervistato alcuni organizzatori del progetto tra cui Norma Turrisi, cronista di radio web Buvisc, per conoscere la storia e le caratteristiche del progetto.

Chi siete e come nasce il progetto Buvisc?

Il progetto è nato grazie al contributo di diverse associazioni. La sua ideazione è da attribuirsi all’associazione Buvisc, mentre la rassegna cinematografica viene organizzata dall’associazione massafrese “Il serraglio”, impegnata da diversi anni in un’opera di diffusione della cultura teatrale, letteraria, cinematografica, ecc…

Di solito le rassegne cinematografiche puntano molto sui film del passato e sul ricordo dei bei tempi andati. Buvisc appare invece proiettato verso il futuro, evidenziando i nuovi mezzi di comunicazione e le costanti trasformazioni sociali. Quali obiettivi intendete raggiungere attraverso i vostri film e i vostri laboratori?

Gli obiettivi sono diversi: il più importante consiste nell’avvicinare la cittadinanza tarantina alla cultura cinematografica; in secondo luogo si intende creare un incontro generazionale attraverso le varie tipologie di rassegna. “Web and you” vuole avvicinare le persone più grandi a internet e contrastare il digital divide, “Buona vision” ha lo scopo di consentire, attraverso la proiezione di 25 film stranieri, una maggiore integrazione tra cittadini di altri Paesi che risiedono nella provincia jonica e abitanti di Taranto. A questo proposito ci tengo a precisare che la nazionalità dei film è stata individuata tenendo in considerazione le lingue di maggiore diffusione sul territorio: il ciclo di proiezioni arabe si è svolto in estate, quello albanese terminerà ad ottobre, quello rumeno si svolgerà tra novembre e dicembre, quello polacco tra gennaio e febbraio, mentre quello cinese terminerà a maggio. “AmodoMio” è dedicata a tutti gli appassionati di cinema che spesso devono rinunciare ad alcuni film o spostarsi in altre città a causa della loro mancata distribuzione nelle sale della provincia di Taranto. “Anni Ruggenti” si rivolge ai ragazzi e affronta tutti i temi tipici dell’adolescenza offrendo loro, a fine proiezione, la possibilità di dibattere sulle tematiche via via offerte durante le serate. Infine “Uguali e Diversi” intende offrire uno scenario completo delle differenti identità sessuali e dibattere su problematiche che spesso in Italia sono sottovalutate e trascurate.

Come vengono finanziate le vostre attività?

Tutto il progetto viene finanziato dalla fondazione romana “Con il sud” che opera ormai da diversi anni e ha l’obiettivo di favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo del Mezzogiorno. Nel nostro caso abbiamo partecipato ad un loro bando che abbiamo vinto grazie al carattere innovativo del nostro progetto.

Le vostre rassegne non rendono il pubblico passivo, ma lo stimolano ad interrogarsi su alcune tematiche d’attualità e lo coinvolgono in attività pratiche, attraverso alcuni laboratori. Quali sono e chi potrà parteciparvi?

I laboratori sono aperti a chiunque e sono sei: “Web and you” è rivolto a grandi e piccoli, proprio per favorire un incontro generazionale, quelli di tecnica di ripresa, di montaggio e di scrittura intendono sviluppare abilità pratiche, quello di produzione cinematografica coinvolge ragazzi sino ai 21 anni e consiste nella realizzazione finale di un cortometraggio e infine quelli di web radio e web tv è aperto agli aspiranti speaker/conduttori/autori. Tutti saranno tenuti da docenti qualificati. Alcuni si svolgeranno in via Maturi 19, presso la sede dell’Acli di Taranto, mentre quello di produzione cinematografica di realizzerà probabilmente a Paolo Sesto.

Il vostro può essere letto come un concreto tentativo di avviare attività culturali a Taranto, una città in cui il pubblico sembra spaventato da iniziative più serie e profonde. Qual è la vostra opinione sulla condizione culturale della città jonica?

Il progetto è nato soprattutto dal fatto di vedere sempre le stesse tipologie di film nei cinema. Nella nostra città mancano molti film da proiettare, manca il coinvolgimento, non c’è un’attività dinamica. La rassegna di film in lingua originale ha proprio l’obiettivo di creare un incontro tra culture e lingue diverse. Anche se alcuni film sono sottotitolati crediamo che il solo ascolto di linguaggi differenti possa avvicinare ad una realtà diversa dalla propria, incuriosire e spingere a capire che esistono altri mondi.

Quale riscontro avete ricevuto?

Sino ad ora siamo rimasti soddisfatti. Quasi tutti i partecipanti intervengono nei dibattiti successivi alla visione dei film e ci tengono a sottolineare quanto il progetto sia un’ottima opportunità per migliorare la condizione culturale di Taranto. Per chiudere ti dico solo che durante la proiezione di un film in estate una signora si è improvvisamente alzata in piedi e ha esclamato che il film era meraviglioso!