di Serena Miccoli

12mila visualizzazioni medie per video, vlogger di uno dei canali più cliccati su youtube, ha conquistato rubriche su rilevanti testate nazionali, quali il Fatto Quotidiano e Affari Italiani: parliamo di Alessio Giannone, giovane regista barese, che dopo L’Aquila, torna a girare in un’altra realtà dimenticata, se non proprio sconosciuta da buona parte della nazione. Pinuccio arriva nella nostra città per mostrare agli utenti d’ogni parte d’Italia una faccia diversa di Taranto da quella che tanti martedì fa da scenografia alla moltitudine di cronisti del caso Scazzi; Pinuccio parla dal parcheggio del polo siderurgico, davanti ad un carro funebre che desta non poco l’attenzione e la curiosità di tutti i camionisti che di lì si trovano a passare. Ha deciso di contattare Riva, l’amico Emilio, sotto la spinta delle richieste dei tanti studenti, ambientalisti e operai che, mossi da motivazioni diverse, hanno posto l’attenzione sullo stesso soggetto: l’Ilva.
Con un sorriso che si vela di amarezza per quella che è la realtà, ecco il video:

Tua suocera ha avuto l’intuizione per un nuovo business per l’Ilva di Taranto. Ma che rapporti ha la Gran Suocera con Emilio Riva?

Mia suocera fa affari con Emilio: ha una ditta di lavorazione dell’acciaio e lavora a nero. Molti lavori li fa lei ma li passa qua perché è tutto senza fattura. Poi mia suocera controlla le elezioni a Taranto, o meglio, mia suocera controlla le elezioni ovunque! E quindi si trova qui perché è in trattativa con tutti i candidati sindaci per capire chi darà meno fastidio e quindi sarà da appoggiare. Poi ha preparato questo piano marketing per mettere un po’ di cultura dentro l’Ilva.

Alle amministrative di Taranto, tua suocera sta intervenendo muovendosi attraverso la loggia massonica P Nuccio?

E’ logico. Poi Taranto la conosciamo bene, mia suocera la conosce bene e sa che qui ci sono un sacco di logge: ma la sua loggia è al di sopra di tutte, anche di quelle a cui appartengono i candidati. Nella loggia di mia suocera ci sono anche alcuni esponenti politici con cui sta contrattando, “sta ragionando”: in questo momento devono far finta di litigare per far vedere che sono diversi, così da frammentare il voto.

Ma il significato di questa loggia quale vuole essere?

Come dice mia suocera “dietro qualsiasi cosa, anche dietro la politica, c’è una loggia”; vogliamo chiamarla Potere occulto, Potere economico, Potere finanziario; ma dietro ogni parvenza di gestione politica c’è sempre qualcos’altro che comanda realmente. E quindi, a questo punto, abbiamo deciso di farla pure noi la loggia, visto che ce l’hanno tutti!

I personaggi che ti accompagnano nelle tue avventure, come Sabino, hanno legami con Taranto?

Sabino non solo coca, ogni tanto viene all’Ilva per farsi delle sniffate gratis perché dice: “visto che devo spendere, vado fino a Taranto..”. Poi Sabino mi ha trovato questo taxi, per fortuna, anche se mi sembra un taxi un po’ strano, e mi ha invitato a venire con lui questa volta. Michele delle bombole, invece, oggi non è potuto venire. Lui viene spesso, perché riempie proprio qui le bombole della sua distribuzione.

Alessio, da quali categorie di persone vieni contattato? Abbiamo visto il video dedicato ai dimenticati di L’Aquila, oggi sei qui a Taranto…

Mi stanno contattando persone che vogliono fare una denuncia diversa dal solito. Di denunce in Italia se ne fanno, e se ne fanno anche tante. Forse il linguaggio delle denunce, ultimamente, risulta un po’ pesante: magari attraverso il sorriso, attraverso la satira, si riesce a ridere ed anche a rendersi conto di qual è il problema. Quindi vengo contattato e mi presto volentieri a fare questi video di denunce, nella speranza che attraverso il web ci sia una diffusione della conoscenza dei problemi delle varie realtà. Anche nel caso dell’Ilva, se ne parla, se ne parla tanto, ma forse soltanto a Taranto sapete realmente che cosa sia: forse già a Bari, a 100 chilometri, non si ha un’idea precisa della situazione. Figuriamoci cosa possano pensare, ad esempio, ad Ancona! Portare la visione del problema è importante. Poi c’è chi capirà 10, chi capirà 100, chi andrà ad informarsi, chi vorrà capire, chi vorrà impedire che nel proprio territorio possano sorgere problematiche del genere. Tutto sta nella coscienza di chi guarda, ma l’importante è far vedere e conoscere la propria realtà, ed è altrettanto importante trovare persone che si occupino, al di fuori della politica, della problematica che attanaglia il proprio territorio. Perché all’interno della politica, il problema non si riesce a risolvere. Questo è un mio punto di vista. Per me è bello incontrare gente che non fa politica ma che si occupa di alcune questioni del proprio territorio.

Sul web la tua maniera di fare satira attraverso le chiamate ai personaggi di spicco nella scena politica, e non solo, italiana, sta spopolando. Ma da dove è nata quest’idea?

Faccio satira sul web da un po’ di anni. Poi sentii le intercettazioni di Lavitola, e pensai “questo è un personaggio che può essere replicato!”. E cominciai con gli auguri a Berlusconi, a Sarkozy; quando mi sono reso conto che i video andavano, mi sono detto “giacché il mezzo c’è, le visioni pure, cerchiamo di fare qualcosa di utile”. Certo, il web mi ha tolto qualsiasi prerogativa economica, però, a questo punto ho deciso di utilizzare il canale per scopi sociali: nel mio piccolo il mio scopo è di fare satira lì dove ci sono dei problemi.

Oltre al web: hai dei lavori in cantiere?

In questo momento ho dei cortometraggi in uscita; poi vedremo quanto la satira mi impedirà o mi aiuterà a lavorare. Vediamo.