Casa Famiglia Simpson

di Marianna D’Ambruoso

Le  Case  Famiglia sono delle strutture,  presenti sul territorio, che hanno lo scopo primario di dare un supporto non solo materiale ma soprattutto affettivo  a tutti quei bambini e quei ragazzi con difficoltà e con problematiche nella propria famiglia di origine. In Italia queste strutture sono sorte negli primi anni ‘70 tanto da diventare dei punti di riferimento fondamentali basati sull’accoglienza e la condivisione di vita. Infatti, il fulcro dove tutto viene focalizzato è proprio l’aggregazione comune che permette di poter avere in maniera stabile e continuativa una situazione di tipo famigliare. Sono delle normali abitazioni in cui gli operatori specializzati coordinano le attività e  la vita di coloro che ne risiedono e collaborano nella gestione della casa. Gli ospiti delle case famiglia sono bambini ed adolescenti. A Castellaneta è presente da un po’ di anni questa struttura gestita dalla Dott.ssa Michela Sanarico che attraverso una buona dose di determinazione, tenacia e sensibilità è riuscita a creare un qualcosa di positivo e a dare un aiuto concreto a tutti coloro che non riuscivano a consolidare situazioni precarie e difficili da gestire. Questa comunità è sorta nei primi mesi del 2009 e si differenzia dalle classiche comunità educative per il numero dei minori ospitati e per le dimensioni della struttura stessa. Di conseguenza, vi si instaura un legame familiare molto più stretto in quanto,  al rapporto educativo emerge in maniera completa il rapporto affettivo fondamentale per  i bambini ed i ragazzi. Oltre alla Dott.ssa Sanarico, che riveste il ruolo di responsabile educativo,  la affiancano un responsabile amministrativo e 5 operatori nonché  educatori che hanno contatti diretti con i ragazzi. Fanno parte di questa struttura 6 ragazzi,  di età compresa fra gli 8 anni ad arrivare ai  18. Gli operatori stessi si adoperano a svolgere varie attività, ad esempio come  dare  un aiuto nell’ambito  scolastico, accompagnano i ragazzi nelle varie attività che svolgono al di fuori della stessa struttura, hanno contatti e collaborano insieme ai ragazzi con le varie associazioni per poter svolgere attività esterne. Per i ragazzi è fondamentale la socializzazione, il reinserimento  con la propria famiglia di origine e il coinvolgimento delle stesse famiglie nel voler dare un apporto concreto anche nello svolgere mansioni relative alla quotidianità. Insomma, si cerca di farli vivere in un ambiente sicuro e sereno , con degli spazi domestici adeguati, insieme a delle figure di riferimento e con l’obiettivo di voler dare delle opportunità di crescita attraverso sentimenti positivi, sensibilità, amore, sicurezza e fiducia ed inoltre voler contribuire a  finalizzare la vita di ogni ragazzo nel raggiungere traguardi personali insieme ad un futuro adeguato.

1 comment

  1. teresa naspretto June 1, 2013 12:27 pm 

    Auguri ,buon lavoro,è così che si dimostra l’amore per il bene di una comunità, è questo un grande esempio che quando si ama la propria città si trovano i sistemi e la collaborazione.

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