Restiamo in casa

di Cosimo Spada

Quanti anni servono, secondo voi, per potersi considerare saggi?
Come? Noooo troppi, vabbé non tiriamola per le lunghe, ve lo dico io: ne bastano appena tre.
Ebbene sì, a farmelo capire è stato mio nipote Simone.
Come tutti i bambini della sua età ama giocare e correre e possiede un parco macchinine che neanche il parlamento può vantare.
Ma se c’è una cosa che mi sorprende sempre è che quando vuole vedere la tv si accascia sul letto o sul divano si sistema la copertina e si gode i suoi cartoni in completo relax e che nessuno si permetta di infastidirlo! (more…)

Avere 30 anni

di Cosimo Spada

Non è assolutamente facile scrivere un articolo nel pomeriggio di Pasqua.

Dopo un pranzo devastante, come può esserlo solo un pranzo in una casa meridionale. Il pranzo di Pasqua da queste parti è sempre lo stesso: la lasagna prodotta in quantità sufficiente a sfamare due nazioni in crisi alimentare, (more…)

di Cosimo Spada

 

Mettere una certa distanza tra sé e l’oggetto del proprio giudizio dovrebbe essere un buon modo per essere obiettivi. Non sempre però, occorre anche una buona vista.

Io una buona vista non ce l’ho. Spesso, per strada, se mi capita di vedere una donna a lunga distanza, penso: “Minchia quella è proprio una figa!”. Quindi rimango sul suo stesso lato della strada e preparo le mie pupille allo spettacolo di bellezza che (more…)

Una modesta proposta

di Cosimo Spada

Giovedì sera di due settimane fa eravamo in macchina io, Domenico e tutto lo sporco impossibile di quella macchina che prima o poi dovrò lavare. Si parlava di vecchie cariatidi della musica e non solo. Ad un certo punto mi è uscita la seguente frase: “La morte è un lusso che non tutti si possono permettere”.
Prendete ad esempio Vasco Rossi: ora, io mica gli auguro la morte, ma non era forse meglio lasciare questo mondo al massimo del proprio successo, (more…)

Una domenica da Cavani

di Cosimo Spada

È una strana cosa la memoria, anzi, la selezione dei ricordi che decidiamo di tenere. Non parlo tanto di quei ricordi importanti che non dimenticheremmo mai, ma di quelle piccole cose all’apparenza insignificanti con le quali stipiamo certi cassetti del cervello. Io per esempio mi ricordo di attese alla fermata dell’autobus senza alcun evento in particolare che sia successo, oppure di chiacchierate noiosissime con gente che vorrei dimenticare oppure assurde tribune politiche con promesse elettorali mai mantenute. Bella memoria del cazzo devo dire. (more…)

di Cosimo Spada

Qualche anno fa insieme a dei miei amici avevamo messo su un programma radio. Si chiamava Radioattivi. Metto da parte tutti i convenevoli e le romanticherie sul programma e vengo al sodo. Io facevo finta di essere l’esperto di musica nel programma, e intervistavo le band che venivano in studio e mandavo in onda pezzi che conoscevo solo io, come vedete non è cambiato nulla rispetto ad ora con Siderlandia. (more…)

di Cosimo Spada

ANTEFATTO

Domenica scorsa avevo deciso che il pezzo di questa settimana sarebbe stato su SanRemo. Ma man mano che lo vedevo mi annoiavo sempre di più(tranne quando cantava Maria Nazionale, ma quella è un’altra storia); quando poi ho abbassato tutto il volume per ascoltare altro, alzandolo solo per ascoltare alcuni artisti (Elio, Gazzé, Silvestri, Almamegretta), ho capito che potevo anche lasciare perdere questo pezzo. Poi venerdì mattina mentre ero in autobus ho avuto un’illuminazione. Ecco il risultato di quella illuminazione. (more…)

di Cosimo Spada

 

Sto iniziando quest’articolo alle ore 15:49 della domenica, ovviamente non farò in tempo a consegnarlo fra esattamente 11 minuti. Ma cari Andrea Cazzato e Pietro Rizzi non convenite con me che l’attesa sia un momento sublime e che renda l’appagamento di quell’attesa maggiore…? Ah, non convenite…? ….Come dite? È pronto il treno per la Siberia? Ok, mi sbrigo subito. Però lasciatemi dire un paio di cose, che oggi non sappiamo più aspettare; eh sì anche io sto cadendo nel vortice della paternale. Anni e anni di download rapido hanno annullato, se non ridotto ai minimi termini l’attesa di un disco o di qualsiasi altra cosa. (more…)

Perdenti di successo

di Cosimo Spada

L’altra sera ero a cena con Cosentino, Gianni Minà e David Letterman, Max Cavallera, ex dei Sepultura, ci aveva fatto il bidone; stavamo a casa mia per una cena di mare, avevo preparato le mie linguine con le cozze. Tutti mangiavano con gusto e l’atmosfera era ilare.

Ad un certo punto tra una battuta e l’altra ci siamo posti una domanda: se decidessimo di intraprendere una carriera artistica, (more…)