di Mara Pavone
A Marzo sono stati stanziati i tanto attesi fondi del MIUR per l’integrazione delle graduatorie ADISU riguardanti l’assegnazione delle borse di studio; purtroppo però le speranze di alcuni studenti di poter essere “ripescati” sono svanite nel nulla. Infatti degli 826 aventi diritto (cioè coloro che per ragioni di reddito e di merito possono aver accesso a una borsa di studio) soltanto 419 sono risultati borsisti, appena il 51%. Il restante 49% degli idonei dovrà accontentarsi di un’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie e, per quest’anno, dovrà rinunciare definitivamente a percepire una borsa di studio che dovrebbe spettare di diritto ma, di fatto, non viene erogata per mancanza di fondi.
Questa è una conseguenza diretta del taglio al fondo statale per il finanziamento del Diritto allo Studio Universitario, passato dai 249 milioni di euro del 2009 ai 175 milioni del 2011 (in realtà il fondo del 2011 avrebbe dovuto essere inferiore a causa di una serie di tagli contenuti nella finanziaria del 2010, ma tali fondi sono stati parzialmente reintegrati, grazie soprattutto alle mobilitazioni studentesche degli ultimi anni); nell’anno accademico 2009/2010 – quando ancora il fondo non era stato dimezzato – la copertura delle borse di studio a Taranto era del 75%.